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Discussione: Tempo di Libri vs XXX Salone del Libro (letto 1077 volte) |
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mishita
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W UraniaMan(gaman)ia!!!
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Tempo di Libri vs XXX Salone del Libro « data: 22 Maggio 2017, 11:59:46 » |
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Premessa: ho visitato entrambi i Saloni di Milano e di Torino, tenutisi un mese l'uno dall'altro (entrambi nella giornata di domenica). Al di la' delle semplici considerazioni che si sono fatte sui numeri (l'affluenza al Salone di Torino è stata molto più ampia di quella di Milano) mi piacerebbe fare delle considerazioni PERSONALI su entrambe le manifestazioni:
- Milano era alla sua prima volta, dopo lo scoppio dello scandalo dei prezzi gonfiati e della turbativa d'asta del Salone di Torino. La manifestazione, così a ridosso di quella "storica" di Torino è sembrata una mossa bella e buona per accaparrarsi editori e lettori. Il risultato non è stato completamente raggiunto, in quanto anche nella giornata di domenica l'affluenza era normale e non erano presenti particolari resse ne' negli stand ne' nei corridoi di passaggio. Gli spazi, rispetto al Salone di Torino erano leggermente ridotti, anche se non erano presenti stand extra-librari come quello dell'Esercito, regione ospite, paese ospite e così via che sono normalmente presenti al Salone di Torino. Quindi un Salone più snello, ma anche più concentrato sul significato di libro e di lettura. A "Tempo di Libri" erano presenti i maggiori editori italiani (Mondadori, gruppo Mauri Spagnol, etc.), ma il programma era abbastanza scarno. Non ho visto personaggi di spicco, ne' autori degni di nota. Da una manifestazione che raccoglie i più grandi editori italiani mi sarei aspettato qualche nome di spicco. Gli spazi di Rho Fiera erano facilmente raggiungibili in treno da Torino, un po' meno per chi arrivava da altre città e doveva per forza fermarsi a Milano Centrale o Porta Garibaldi in treno (il biglietto della metropolitana per Rho Fiera costa 2,50 euro e il viaggio dura circa una trentina di minuti dalla stazione).
- Torino era alla sua trentesima manifestazione, gli spazi sono sempre gli stessi del Lingotto (raggiungibile dalla stazione di Porta Nuova o di Porta Susa in metropolitana, biglietto al costo di 1,50 euro, 10/15 minuti dalla stazione). Gli spazi sono più ampi, tre padiglioni contro i due di Milano, ma diversi stand dedicati alle regioni e ad attività extra-Salone (Croce Rossa, Esercito Italiano, Guardia di Finanza, etc.) che non tolgono e non aggiungono nulla al Salone stesso come valore. Quest'anno, a differenza degli anni scorsi, non vi sono stati autori di spicco o personaggi importanti (gli anni scorsi ad esempio sono stati presenti Jeffery Deaver, Bruce Sterling, Alberto e Piero Angela, Leo Ortolani) con l'eccezione di Daniel Pennac e Roberto Saviano (che a Milano era in conferenza via Skype e invece presente a Torino con una numerosa scorta). Evidentemente il fatto che non fossero presenti le case editrici più grandi ha fatto mancare quel supporto economico necessario ad invitare autori stranieri. Nella giornata di domenica la folla era piuttosto sostenuta soprattutto nel pomeriggio, dove i corridoi erano pieni di gente ferma agli stand e gli stand stessi erano abbastanza affollati (Newton&Compton; e Libraccio su tutti). Il programma mi è sembrato più articolato, ad ogni minuto era presente un panel presso uno stand o presso le sale apposite, dove autori più o meno conosciuti (per me, più la seconda) approfondivano tematiche relative a libri o presentavano i loro lavori.
In sostanza, tutto questo sproloquio per dire che lo "sdoppiamento" della manifestazione non ha portato benefici a nessuno, in quanto Milano ha avuto (immagino) un numero di visitatori inferiore al previsto e a Torino sono mancate le case editrici di una certa grandezza. In entrambi i casi gli ospiti non sono stati di primo piano se non in rare eccezioni. Il prezzo del biglietto è stato sostanzialmente lo stesso (10 euro), con il bonus per Milano di effettuare la prenotazione gratuitamente mentre a Torino la prevendita era gravata dal costo di 1 euro. Sicuramente la trascorsa edizione, presente solo a Torino, era più interessante e varia. Spero vivamente che per il 2018 le cose cambino (si vocifera di una sorta di collaborazione Torino-Milano), altrimenti a perderci saranno solo i lettori. Non tutti possono permettersi il lusso di frequentare entrambi i Saloni (per tempo e denaro) per avere le possibilità di vedere tutte le case editrici presenti sul territorio. Uniche eccezioni di una certa grandezza, Newton&Compton; e Fanucci. Scandalosa Einaudi che essendo di Torino, ha partecipato alla manifestazione di Milano e non a quella sabauda dove è sita la casa amdre. Per quanto riguarda la fantascienza, 2017 amaro per tutti. Delos non presente in nessuna delle due manifestazioni, Fanucci ridotta in entrambe le manifestazioni (un po' più grande lo stand a Torino). Mondadori, Sperling, Nord, Salani, Longanesi e compagnia bella solo a Milano (ovviamente).
saluti mish
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Re:Tempo di Libri vs XXX Salone del Libro « Rispondi #2 data: 22 Maggio 2017, 22:07:39 » |
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Non ho potuto partecipare a nessuno dei due, ma queste impressioni (che prendo come tali, ma credo abbiano un valore) confermano le aspettative più probabili... In periodi grassi un po' di concorrenza e un'offerta più ampia, anche su periodi o regioni diverse, possono fare bene, ma in momenti non così fiorenti, due manifestazioni così vicine nello spazio e nel tempo non ampliano granchè: rischiano solo di scindere il pubblico e le risorse, deludendo tutti. Chi è lontano, resta lontano e anzi è meno invogliato ad un lungo viaggio per vedere la metà circa di quello che potrebbe, no?
Speriamo serva a far meditare e appianare i dissapori per una futura convergenza, costruttiva e di maggior soddisfazione.
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Re:Tempo di Libri vs XXX Salone del Libro « Rispondi #3 data: 22 Maggio 2017, 23:49:11 » |
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Sono sostanzialmente d'accordo con Mishita, anche se il mio termine di paragone non è quello ideale, dal momento che ho visitato 'Tempo di Libri' (Milano) solo di venerdì, mentre sono stato al Salone (Torino) giovedì, venerdì, sabato e domenica. Torino sta rischiando di perdere il Salone per i motivi che ha citato Mish, gli strascichi giudiziari della turbativa d'asta ed i prezzi lievitati degli stand di cui i grandi editori si lamentano da anni. Questi ultimi si erano lamentati anche della location del Lingotto, così come gli espositori del Salone del Gusto che ad un certo punto sono riusciti a svicolare da questo sito. Ho letto che Fassino puntava a confermare anno dopo anno il Lingotto per farne un'area simile a quella milanese di Rho Fiera. La nuova direzione del Salone ha affrontato di petto il tema dei costi dimezzandoli, anche se ha patito l'abbandono dei grossi editori. Milano dal canto suo ha attirato Mondadori, Gems, Einaudi, ma il nuovo evento non ha attirato il pubblico. Sono rimasto di stucco quando ho visto i corridoi, gli stand, le conferenze letteralmente deserte. Ho fatto il biglietto, sono entrato ed ho fatto colazione scegliendomi pure il tavolino in meno di 15 minuti. Ho seguito due conferenze in mezzo a decine e decine di sedie vuote. Insomma tanta comodità, ma se 'Tempo di Libri' continua così la sua vita sarà brevissima.
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Re:Tempo di Libri vs XXX Salone del Libro « Rispondi #5 data: 23 Maggio 2017, 09:03:50 » |
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Citazione da: Lucky il 22 Maggio 2017, 23:56:15 Cosa Ti ha spinto a fare un giorno a Milano e quattro a Torino? Tanto per cominciare, se non erro, Tu stai circa a metà strada... Gian
| Per ragioni di ferie, ho 25 giorni l'anno e quando fai i turni non bastano mai per andare in tutti i posti dove vorresti. Il Salone per me è un appuntamento annuale. Questo è il diciottesimo anno consecutivo in cui partecipo. A Torino poi ho anche l'appoggio logistico della casa della morosa . Ora che c'è anche la manifestazione milanese volevo vedere cosa avrebbero escogitato di diverso.
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Re:Tempo di Libri vs XXX Salone del Libro « Rispondi #7 data: 24 Maggio 2017, 15:05:30 » |
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Non ho partecipato a nessuna delle due; andai tanti anni fa a Torino e ne ho un ricordo agrodolce....ricordo la bellezza degli stand e delle pile di libri da far girare la testa ma al prezzo di copertina, nessuno sconto nemmeno dello 0 virgola presso alcun editore... Tanto che comprai poco e soprattutto alla Newtone & Compton visto l'elevato rapporto qualità/pagine-prezzo Unioca nota positiva, al tempo in parecchi stand davano il CATALOGO completo della casa editrice, ricordo di aver rempito lo zaino con poderosi tomi da sfogliare a casa con schede di migliaia di libri...roba di altri tempi Anche oggi nessuno sconto? Che mi dite voi che ci siete andati? Ha ancora senso andare ad una fiera simile se si trovano notizie e libri ovunque sulla rete a sconti anche importanti? Oltre al piacere della gita cosa rimane?!
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mishita
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Re:Tempo di Libri vs XXX Salone del Libro « Rispondi #8 data: 24 Maggio 2017, 22:30:41 » |
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Citazione da: Kolok il 24 Maggio 2017, 15:05:30 Oltre al piacere della gita cosa rimane?!
| Gli sconti a Torino erano presenti in molti stand, dal 15 al 20% e anche oltre su alcune case editrici molto piccole. Lo sconto del 15% però è lo stesso che si ottiene comprando via internet. I cataloghi sono ancora prerogativa di alcune case e sono piacevoli sorprese da sfogliare perché a volte si trovano dei volumi interessanti che nello stand si perdono tra le altre centinaia di tomi. Oggi, con l'informazione capillare di internet e i numerosissimi siti online, fa sì che difficilmente si veda al Salone (qualunque esso sia) una novità assoluta, soprattutto per quel che riguarda le case editrici di una certa grandezza. Al contrario, il Salone è ancora un'ottima vetrina per le piccole case editrici e un'occasione per incontrare dal vivo autori, giornalisti, attori e quant'altro gira attorino al mondo della carta stampata. Quest'anno, anche se sottotono, erano comunque presenti Zerocalcare, Littizzetto, Saviano, Daverio, Pennac, Igort, Luis Sepulveda tra i più noti. Purtroppo niente fantascienza (un genere spesso snobbato dal Salone, al contrario del fantasy). Considerando però fiere e mostre in giro per l'Italia che poco hanno a che fare con la letteratura, penso ad esempio a Lucca Comics, dove negli anni sono apparsi Sanderson, Brooks, Jonathan Carroll, Guy Delisle, Dimitri, Manfredi, Joe Dever, Manara, Sapkowsky e altri ancora (tanto per citare gli ultimi 3-4 anni) fa un po' girare le balle il fatto che a Torino non fosse presente nemmeno un autore di questa importanza. E pensare che i libri di tutti questi autori erano presenti negli stand, quindi non si può dire che il Salone snobbi gli scritti di queste persone. saluti mish
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Re:Tempo di Libri vs XXX Salone del Libro « Rispondi #9 data: 25 Maggio 2017, 09:09:36 » |
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