Ciao ragazze e ragazzi,
vi voglio raccontare la mia giornata di oggi.
Qualche mese fa avevo deciso di partecipare al concorso teatrale "Tutte in scena", bandito dall'Unione Femminile Italiana di Milano. Si trattava di costruire un progetto teatrale a tema libero.
Io avevo un'idea, l'ho costruita e ho presentato il mio lavoro.
Dopo un paio di mesi (credo, ora non ricordo bene), mi è giunta notizia che il mio lavoro era stato scelto per partecipare alla finale del 24 e 25 ottobre. Iuhhhhhhhhhhhhhhhhhhhuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!
E oggi sono andata alla finale.
Il mio testo, intitolato "Da dove vieni?", tratta del difficile reinserimento nella società italiana di una donna italiana nata all'estero, precisamente in un Paese extracomunitario. Quindi, il mio lavoro ha come base il razzismo verbale.
L'appuntamento era per le 10.00 a Milano, e io sono arrivata puntualissima.
Ho visto tutte le altre concorrenti prima di me (io sono passata alle 14.50): attrici professioniste, compagnie teatrali con costumi, registe e qualsiasi altra figura lavori professionalmente nel mondo del teatro.
Io ero sola soletta.
Mai per un momento ho pensato di andare là per vincere. Però, non mi sono scoraggiata, e ho visto tanti progetti, tutti diversissimi, alcuni presentati bene, alcuni no.
A mio vantaggio devo dire che non sono stata la prima autrice "single" (cioè senza recitazione) a parlare della sua opera; però... le altre due esperienze hanno fatto davvero dormire!!!
Io avevo scelto la tecnica del racconto. Quindi non ho letto il mio lavoro; l'ho raccontato come se fosse una storia. E............ ho sentito il pubblico interessato. Ho sentito che mi ascoltavano; addirittura, in due occasioni, hanno reagito di fronte a quello che stavo raccontando - quindi ho suscitato delle emozioni e sono riuscita a coinvolgerli.
C'erano 10 giudici (giornaliste, registe, attrici e membri dell'UFN) che dovevano giudicare tutti i lavori presentati con una scheda da compilare al termine di ogni rappresentazione.
Quando ho finito la mia performance, l'organizzatrice ha sottolineato che il mio era un testo "corposo".
Beh, che vi devo dire: sono contenta. Mi sono divertita tantissimo, ed è stata un'esperineza davvero molto bella.
Il risultato finale del concorso verrà comunicato la settimana prossima. Saranno premiate solo le prime due classificate. Vi dirò, non avevo nessuna aspirazione di vittoria; però, quando sei su un palcoscenico, lo capisci se il pubblico ti ascolta, dorme o si annoia. E con me, mi hanno ascoltata.
Post Scriptum: prima di fare la mia presentazione... sono andata in bagno almeno 10 volte!
Quando ho finito, avevo una tale adrenalina addosso che non sono riuscita a rimanere ancora là dentro. Un pò mi è dispiaciuto, perchè mi sarebbe piaciuto vedere altre esperienze; ma avevo voglia di fare l'urlo di Tarzan e di correre più veloce di Bolt. Sono andata in stazione a prendere il treno per il ritorno e... a Milano era una bella giornata. Voi penserete: meno male! Magari! Ero partita alle 7.10 da casa dove aveva appena smesso di piovere; quindi avevo: la canottier pesante; il maglione col collo alto; la camicia; i calzetton i di lana; il giaccone:
Ho fatto una sudata da sentirmi colare il sudore lungo la schiena. Ho fatto una corsa pazzesca per prendere il treno, e l'ho beccato al volo.
Sono arrivata a casa e ho buttato tutti i vestiti nel cesto dei panni sporchi; mi sono fatta la doccia e mi sono appiccicata al computer per raccontarvi la mia giornata.