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Discussione: Abbiamo cercato nel posto sbagliato? (letto 4426 volte) |
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Abbiamo cercato nel posto sbagliato? « data: 12 Maggio 2011, 09:23:34 » |
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Re:Abbiamo cercato nel posto sbagliato? « Rispondi #1 data: 12 Maggio 2011, 14:02:25 » |
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Si vabbe’, d’accordo… Ma proviamo a mettere i puntini “sugl’i”, come diceva un mio amico poco avvezzo alla grammatica. Da quanto si sa si sta cercando qualsiasi cosa che possa rientrare nella locuzione “forma vivente”, artificiale o no, mortale, immortale, vegetale, minerale, liquida, solida, gassosa e chi più ne ha più ne metta. Sino ad adesso i pianeti o corpi celesti cercati e trovati, e in questo senso approssimativamente indagati, compresi quelli del nostro sistema solare, sono equivalenti, come numero, a qualche goccia tolta dal mare o da tutti i mari conosciuti che dir si voglia. Magari trovassimo qualcosa, qualsiasi cosa! Anche un modestissimo e sgangherato microbo potrebbe andar bene, tanto per cominciare. O no? O è meglio che il microbo stia sconosciuto a casa sua come noi stiamo a casa nostra? Ma cos’è questo? Razzismo fobico interplanetario o legittima prudenza? Mmah! Cordialià solinghe.
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La distinzione fra passato, presente e futuro è solo un'illusione, anche se ostinata. Albert Einstein |
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marben
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Re:Abbiamo cercato nel posto sbagliato? « Rispondi #2 data: 12 Maggio 2011, 14:12:38 » |
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Re:Abbiamo cercato nel posto sbagliato? « Rispondi #4 data: 12 Maggio 2011, 17:29:05 » |
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Sto leggendo "Salvation - La rovina dei mondi" di P. F. Hamilton - U. Jumbo n. 30
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marben
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Re:Abbiamo cercato nel posto sbagliato? « Rispondi #5 data: 12 Maggio 2011, 18:01:01 » |
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Citazione da: mishita il 12 Maggio 2011, 17:07:39
Citazione da: marben il 12 Maggio 2011, 14:12:38
Là fuori ci dev'essere "per forza" qualcuno... miliardi di sistemi stellari e pianeti tutti disabitati? Mmmm... Più che altro, se io fossi un alieno non mi verrebbe assolutamente in mente l'idea di contattare un razza così incasinata e me ne starei ben lontano da questo pianeta azzurro!
saluti mish
| Beh, ci sono le quattro soluzioni canoniche del paradosso di Fermi citate nell'articolo: Le civiltà evolute hanno breve durata Esistono ma sono troppo lontane Esistono ma non comunicano o non vogliono comunicare Non siamo in grado di ricevere le loro comunicazioni Alle quali aggiungerei pure le mie due ulteriori soluzioni: Viaggiare fra le stelle è fuori dalla portata di qualsiasi tecnologia, per quanto evoluta. Di viaggiare fra le stelle non frega niente a nessuno..in fondo dopo due giretti sulla Luna abbiamo piantato baracca e burattini e, nel furturo ragionevolmente prevedibile, non andremo più da nessuna parte. In campagna elettorale Obama voleva rilanciare i progetti spaziali (tornare sulla Luna per poi puntare verso Marte). Vinte le elezioni ha definitivamente affossato la Nasa tagliando i finanziamenti. Non sta scritto da nessuna parte che andarsene in giro per il cosmo debba essere l'hobby favorito di una civiltà avanzata (ammesso che ne esistano).
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Re:Abbiamo cercato nel posto sbagliato? « Rispondi #10 data: 14 Maggio 2011, 10:29:00 » |
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Citazione da: Scubamanu il 12 Maggio 2011, 09:23:34 E' un punto di vista che non capisco piu di tanto... ----------------------------------------------------------------------------------------------------------- Marben, tu dici: Viaggiare fra le stelle è fuori dalla portata di qualsiasi tecnologia, per quanto evoluta Io credo invece che una tale tecnologia è fuori dalla portata della nostra immaginazione in quanto sarà basata su conoscenze che noi non riusciamo nemmeno ad intravedere o intuire. Le possibilità poi si moltiplicano se pensiamo che a viaggiare nell'universo potrebbero essere altre forme di vita. Che poi... si riuscirà a viaggiare "fisicamente" da una stella all'altra? o magari si viaggerà stando comodamente davanti ad uno schermo o collegati a chissà quali sensori? Boh !! Ma sono certo che qualcuno (noi o "altri") un giorno o l'altro (tra mille o tra 100 milioni di anni), ci riuscirà'.
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marben
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Re:Abbiamo cercato nel posto sbagliato? « Rispondi #11 data: 14 Maggio 2011, 10:55:30 » |
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Nel senso che è una delle possibili soluzioni del paradosso di Fermi. Non che sia impossibile in linea di principio, ma ci vuole taaanto tempo, non compatibile con un'esistenza biologica per quanto prolungata. Il mio avatar Albert toglia ogni speranza a sogni di viaggi FTL, dalla velocità della luce nun se scappa..quanto a whormholes e scorciatoie spaziotemporali varie appartengono ai sogni della più esoterica fisica teorica ed implicherebbero (qualora se ne dimostrasse la fattibilità) tecnologie, come dici pure tu, neanche concepibili per la nostra immaginazione. Certo, l'universo è vasto e il tempo è lungo, ma la vita (quantomeno quella intelliggente) potrebbe essere estremamente rara e comunque l'intelligenza in se non comporta necessariamente un certo tipo di sviluppo tecnologico, basta andare a vedere la storia degli ultimi millenni. La scopeta del metodo scientifico è avvenuta una sola volta in Europa nel '600 in circostanze del tutto accidentali. Sono esistite per secoli e millenni civiltà che si sono basate solo sull'empiria e non su una sistematica indagine dei nessi causa-effetto per mezzo del metodo scientifico galileiano. Potrebbe perciò benissimo esistere vita intelligente che non ha mai raggiunto un avanzato livello di tecnologia (le due cose non vanno necessariamente di pari passo, come ci insegna la storia della civiltà umana) o che non hanno nessun interesse per queste faccende o che sono separate da tali abissi di spazio e di tempo da rendere impossibile ogni contatto.
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Re:Abbiamo cercato nel posto sbagliato? « Rispondi #13 data: 15 Maggio 2011, 13:51:18 » |
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Se è vero che l’universo si è formato da un unico ammasso supercompresso, esploso ed attualmente ancora in espansione, la materia stellare ed interstellare dovrebbe essere ovunque più o meno uguale come composizione fisica, con ovvia esclusione delle dimensioni di ciascuna stella, pianeta o corpo celeste. A.C. Clarke prefigurava e poneva tra il 2080 e il 2090 il volo interstellare. Non possiamo sapere se avesse errato in modo totale. Magari errava relativamente al tempo di realizzo. Concediamogli o concediamoci un margine di un centinaio d’anni. E per risolvere il problema delle distanze? E’ passato ancora pochissimo tempo da quando ai fratelli Wright, appena agli inizi del ventesimo secolo, si opponeva che niente poteva volare perché niente poteva essere più leggero dell’aria… Diamo tempo al tempo. E poi c’è sempre quella specie di uovo di Colombo di Scubamanu: qualcuno più “anziano” di noi, prima o poi ci troverà; dunque non ci resterà che chiedere loro come sono arrivati... Cordialità ottimiste.
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« Ultima modifica: 15 Maggio 2011, 14:18:22 di Den Heb » |
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La distinzione fra passato, presente e futuro è solo un'illusione, anche se ostinata. Albert Einstein |
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