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Discussione: Ritorna la fusione fredda? (letto 1459 volte) |
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Ritorna la fusione fredda? « data: 25 Marzo 2009, 11:32:20 » |
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"L’annuncio in un simposio che si svolge a Salt Lake City Ritorna la fusione fredda, con tanti proiettili nucleari «Stavolta non abbiamo dubbi e ci sono tante prove», sostiene una chimica californiana
ROMA - E’ una coincidenza, oppure una strategia di comunicazione studiata apposta per dire al mondo: ci siamo ancora? Esattamente venti anni dopo la contestata scoperta della «fusione fredda» da parte di due chimici americani, gli eredi di questa linea di ricerca, riuniti a Salt Lake City, in un simposio dell’American Chemical Society dedicato a «New Energy Technology», sostengono non solo di avere ripetuto con successo gli esperimenti, ma anche di vedere le prove che si tratta di una reazione di fusione nucleare a bassa energia: cioè i neutroni, i piccoli proiettili nucleari che scaturirebbero, abbondanti, dal processo. Non è la prima volta che i fusionisti freddi tentano di tornare alla ribalta con annunci di risultati positivi. Ma poiché la storia della scienza è fatta anche di scoperte che stentano a decollare prima di affermarsi, ci pare corretto dare spazio anche a queste ultime rivendicazioni..."
(Foto da Pam Boss, Space and Naval Warfare Systems Center) L' articolo è stato preso dal sito "Corriere.it"
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« Ultima modifica: 25 Marzo 2009, 11:32:43 di marco.kapp » |
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Sto leggendo "Salvation - La rovina dei mondi" di P. F. Hamilton - U. Jumbo n. 30
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Re:Ritorna la fusione fredda? « Rispondi #1 data: 09 Giugno 2011, 11:11:17 » |
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A gennaio di quest'anno, a Bologna, un team di scienziati dell'Università di Bologna ha seguito un esperimento di due ingegneri: Andrea Rossi e Sergio Focardi.Nell'esperimento si è utilizzata una quantità di Nickel62 (gli altri isotopi del Nickel non sono adatti).Questa, in sintesi, la reazione che avverrebbe nel reattore:Il Nickel si combina, assorbendolo all’interno della sua struttura cristallina, con dell’Idrogeno. Scaldato, sotto pressione, ad una temperatura tra i 150 e i 500 °C inizia una reazione nucleare a bassa energia (LENR) che produce un isotopo instabile di Rame (Cu) che poi decade ritornando Nickel (un differente isotopo, però) che rilascia una particella Beta+ che è la fonte primaria dell’energia termica liberata. Alla fine dell’esperimento, durato circa un’ora, sono stati consumati circa 600 KWh e ne sono stati prodotti circa 12.000 KWh.Non sono stati dati dettagli sulla struttura dell’apparecchio e su come funzioni esattamente. L’apparecchio è oggetto di una richiesta di brevetto ed il progetto è, per ora, un segreto industriale (a quanto pare con una grossa industria che sta finanziando le ricerche). Gli stessi inventori hanno detto che non hanno una teoria precisa ma solo delle supposizioni sulle reazioni che avvengono all’interno del reattore. Per leggere l'articolo, sul sito "Paperblog":http://it.paperblog.com/fusione-fredda-il-catalizzatore-di-energia-di-focardi-e-rossi-219085/ A questo punto, con tutte le cautele del caso: siamo di fronte a un nuovo tipo di processo per la produzione di energia?Avete già sentito/letto da qualche parte di questo esperimento?Perché non ho letto sui principali giornali di questa invenzione?Sarà una bufala?
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Re:Ritorna la fusione fredda? « Rispondi #2 data: 09 Giugno 2011, 16:56:54 » |
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Citazione da: marco.kapp il 09 Giugno 2011, 11:11:17 A gennaio di quest'anno, a Bologna, un team di scienziati dell'Università di Bologna ha seguito un esperimento di due ingegneri: Andrea Rossi e Sergio Focardi. Nell'esperimento si è utilizzata una quantità di Nickel62 (gli altri isotopi del Nickel non sono adatti). Questa, in sintesi, la reazione che avverrebbe nel reattore: Il Nickel si combina, assorbendolo all’interno della sua struttura cristallina, con dell’Idrogeno. Scaldato, sotto pressione, ad una temperatura tra i 150 e i 500 °C inizia una reazione nucleare a bassa energia (LENR) che produce un isotopo instabile di Rame (Cu) che poi decade ritornando Nickel (un differente isotopo, però) che rilascia una particella Beta+ che è la fonte primaria dell’energia termica liberata. Alla fine dell’esperimento, durato circa un’ora, sono stati consumati circa 600 KWh e ne sono stati prodotti circa 12.000 KWh. Non sono stati dati dettagli sulla struttura dell’apparecchio e su come funzioni esattamente. L’apparecchio è oggetto di una richiesta di brevetto ed il progetto è, per ora, un segreto industriale (a quanto pare con una grossa industria che sta finanziando le ricerche). Gli stessi inventori hanno detto che non hanno una teoria precisa ma solo delle supposizioni sulle reazioni che avvengono all’interno del reattore.
Per leggere l'articolo, sul sito "Paperblog": http://it.paperblog.com/fusione-fredda-il-catalizzatore-di-energia-di-focardi-e-rossi-219085/
A questo punto, con tutte le cautele del caso: siamo di fronte a un nuovo tipo di processo per la produzione di energia? Avete già sentito/letto da qualche parte di questo esperimento? Perché non ho letto sui principali giornali di questa invenzione? Sarà una bufala?
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Se vai su Youtube trovi il filmato completo diviso in tre parti, per un totale di circa 43 minuti. Lo trovi con la keyword: Energy Catalyzer Bologna University Test Io non ho un'opinione precisa (ancora) e i tempi sembrano dilatarsi. Ho letto di un'altra iniziativa dei due (Rossi-Focardi) in Grecia, una centrale un po' più "corposa", ma ora non trovo più il riferimento. Rossi è famoso perché ha subito anni fa notevoli traversie giudiziarie per l'affare del refluopetrolio, cioè petrolio ricavato dai rifiuti, ma anche lì è difficile sapere se era una truffa o se era un accanimento giudiziario indotto dalla concorrenza spaventata dei petrolieri vecchio stile, cioè texani o arabi. Chi vivrà vedrà ... :) Bye. Sagan
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