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Discussione: Sulle tracce del mito... (letto 18216 volte) |
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Sulle tracce del mito... « data: 22 Marzo 2009, 21:04:23 » |
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Introduzione: la spinta di una passioneDi recente, grazie ad una accurata ricerca del sommo custode, culminata in una serie di articoli apparsi sulla fantabancarella e sul blog della Mondadori abbiamo appreso che il numero 1 di urania, " Le sabbie di Marte", nel 1952 fu stampato in due diverse versioni, differenti esclusivamente per quanto riguarda la "fascicolatura". Una versione, quella più diffusa e denominata UOR1 dal custode, fu stampata in " 5 fascicoli di 32 pagine", l'altra, un po' più rara e denominata convenzionalmente UOR2, fu stampata in " 10 fascicoli di 16 pagine": l'ipotesi più accreditata per spiegare questa differenza fu che i due tipi furono stampati da diverse tipografie. Tutti i numeri successivi furono costruiti con la stessa fascicolatura di UOR2 e questo rimarrà un dato di fatto almeno finchè non verranno evidenziate differenze nei numeri di servizio degli urania successivi... ma questa è un'altra storia... Come è stato subito evidente a tutti, gli articoli del custode hanno rappresentato per me quasi una folgorazione ed ho trovato questo argomento veramente appassionante e degno di massima attenzione al punto che mi sono imbarcato in diverse iniziative alcune delle quali ancora in corso d'opera. Nonostante questo, l'accoglienza che gli appassionati hanno dato a questa notizia è stata oltremodo sconcertante: qualcuno ha gongolato, qualcuno si è divertito, qualcuno ha incarcerato altri, ma in fondo la cosa è sembrata quasi "scivolar via" senza lasciare traccia alcuna: molti illustri UMini hanno semplicemente ignorato la vicenda, mentre altri hanno dato scarsissimo peso a quella che secondo me doveva essere quasi la scoperta del secolo... ma anche questa è un'altra storia... La storia vera, quella che voglio raccontarvi in questo topic, che intendo articolare in una serie di post di cui al momento ignoro il numero e la lunghezza, è invece quella di una ricerca appassionante che ho condotto in prima persona spinto esclusivamente da quella passione collezionistica che i più sembrano aver perduto sotto valanghe di libri... Per oggi ho scritto abbastanza, restate collegati che non ve ne pentirete
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Re:Sulle tracce del mito... « Rispondi #1 data: 23 Marzo 2009, 14:26:48 » |
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Alcune curiositàSempre sulla fantabancarella, accanto agli articoli su UOR1, UOR2 ed anastatica, troviamo a questo link una serie di interessanti curiosità relative a numeri "speciali" della collana urania. In particolare veniamo edotti in modo simpatico e tipico di quel grande narratore che è il custode del fatto che l'originale urania numero 35, " L'alba delle Tenebre" di Fritz Leiber, fu ritirato dalla distribuzione e distrutto e prontamente sostituito dall'assai meno scandaloso (per l'epoca) " Il risveglio dell'abisso" di John Wyndham... la serie di episodi del processo per questo tremendo caso di censura si lascia leggere tutto d'un fiato e sino all'ultimo il bravissimo narratore ci lascia appesi al filo della speranza che qualche copia di quel volume si sia salvata... riuscite ad immaginare che colpo sarebbe per le nostre collezioni se si ritrovasse una copia "scampata" al tremendo destino? Altro che onorificienza e fuori collana... altro che UOR1 e URO2... penso che il valore di quelle copie superstiti sarebbe quasi incalcolabile... non trovate? Molto meno rocambolesca è invece la storia di un altro numero "celebre", quel curioso 323bis, quel " B.C." di Johnny Hart con cui la Mondadori volle omaggiare la più straordinaria e divertente striscia di fumetti che all'epoca contribuì al boom delle vendite: sempre da quanto asserisce il custode, quello è il numero (noto) più raro e prezioso e su questo credo molti UMini potranno facilmente convenire. L'idea della Mondadori fu buona e apprezzabile, ma dalle quotazioni su ebay e sulle bancarelle, sempre a meno di "botte di classe" ovviamente, si capisce che l'albo non ebbe la stessa vita degli altri e, già giovane, divenne quasi oggetto di culto, venendo a mancare in moltissime collezioni.... il custode stesso fornisce alcune indicazioni plausibili per questo fatto ipotizzando che: - La tiratura del 323bis fu più bassa del solito; - Tale numerofu snobbato dagli uraniofili, che non lo acquistarono (contrariamenteagli altri numeri bis) visto il formato molto differente (cm 24x18) o il contenuto un po' di rottura. La pagina di curiosità sul 323bis si chiude con 2 notizie che mettono letteralmente la febbre addosso e che riporto integralmente in questo mio post. febbraio 2002 - LA LEGGENDA RADDOPPIA? NO: TRIPLICA!!! Il noto e rispettabile Trifide ha recentemente riferito al Custode una notizia che, se confermata, sarebbe straordinaria per gli uraniofili: Pare che un collezionista galattico abbia fisicamente visto una versione del 323bis con copertina di colore azzurrino!E non è finita. Scendono in campo altri due Pezzi da Novanta! Enrico Nicolucci, curatore del magnifico Urania&Co, riferisce che la cosa gli è stata segnalata alcuni mesi fa dal responsabile di una nota libreria in Venezia, il quale ricordava che gli erapassato tra le mani un 323bis con copertina verde.
Pietro di Leone, noto collezionista, sostiene invece che si tratti nient'altro che di una leggenda metropolitana!
Qualcuno ha notizie certe? Scrivete al Custode! |
E, poco più in basso leggiamo: giugno 2004: la versione verde NON è una leggenda! Vi riporto tal quali le parole di una mail di Giampaolo Cossato, libraio ebibliofilo in Venezia, che ringrazio per aver raccolto l'invito a scrivermi.
La notizia relativa al titolo in oggetto l'ho riferita io a Nicolucci. Confermo l'esistenza di tale esemplare. Era effettivamente verde e non credo lo sia diventato dopo una lunga esposizione al sole, altrimenti i danni sarebbero stati evidenti; la copertina era nitida e il colore per nulla sbiadito. Se la memoria non mi inganna saranno passati più di 20 anni dalla vendita dell'esemplare in questione. Non ricordo chi l'abbia acquistato.
Collezionisti, udite: il sasso nello stagno è gettato. A questo punto,la posta in palio (DUE numeri 323bis, he he...) pare proprio essere raddoppiata! |
E se oltre ad essere scampata qualche copia del numero 35 originale si trovasse "da qualche parte" una copia del 323bis con copertina di colore diverso non sarebbe una cosa eccezionale? Di nuovo, citandomi, torno a ripetervi "altro che onorificienze, fuori collana..." etc, etc... Altre notiziole riportate dal custode riguardano i formati delle copertine di alcuni numeri, alcuni errori di stampa, refusi e piccole curiosità editoriali per così dire "minori"... ma nessuna del calibro delle due "bombe" precedenti! Verità? Leggenda? Mito? E anche per oggi è tutto!
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« Ultima modifica: 23 Marzo 2009, 14:29:45 di maxpullo » |
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Re:Sulle tracce del mito... « Rispondi #2 data: 23 Marzo 2009, 15:37:04 » |
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Citazione da: maxpullo il 23 Marzo 2009, 14:26:48
Era effettivamente verde e non credo lo sia diventato dopo una lunga esposizione al sole, altrimenti i danni sarebbero stati evidenti; la copertina era nitida e il colore per nulla sbiadito. Se la memoria non mi inganna saranno passati più di 20 anni dalla vendita dell'esemplare in questione. Non ricordo chi l'abbia acquistato. |
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Siamo sicuri che non ci siano in circolazione copie pirata del volume? Fatte magari da qualche rilegatore buontempone?
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Re:Sulle tracce del mito... « Rispondi #3 data: 23 Marzo 2009, 17:19:27 » |
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Citazione da: gasp63 il 23 Marzo 2009, 15:37:04
Siamo sicuri che non ci siano in circolazione copie pirata del volume? Fatte magari da qualche rilegatore buontempone?
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Caro Gasp, che posso dirti? Rimaniamo per adesso sospesi su questo tuo interessante ed importante quesito... Avete presente l'inizio de "Il figlio della notte"? Se non lo conoscete correte a ripassare subito!!!! Comunque vi do un indizio: il libro inizia con una spedizione di ritorno dalla Mongolia e l'annuncio che ci sarebbero state rivelazioni sensazionali il cui argomento era legato al contenuto di una cassa misteriosa... molto più prosaicamente non sono di ritorno da alcuna spedizione in Mongolia (prima o poi però mi sa che dovrò andarci ), ma la cassa misteriosa invece c'è... è un pacchetto di medie dimensioni che sta viaggiando verso casa mia e sul cui contenuto al momento non posso ancora rivelare nulla... Pazientate...
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« Ultima modifica: 23 Marzo 2009, 17:19:54 di maxpullo » |
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Re:Sulle tracce del mito... « Rispondi #4 data: 23 Marzo 2009, 18:02:23 » |
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Re:Sulle tracce del mito... « Rispondi #5 data: 24 Marzo 2009, 17:09:34 » |
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Parole profetiche?Mentre il pacchetto misterioso giace da qualche parte nei meandri delle poste italiane, volevo aggiungere qualche altra riga a questo post... così, tanto per tener viva l'attenzione... Non so quanti di voi lo sanno, ma il custode ha l'abitudine di "antologizzare" nella sezione " umorismo e simpatia" le cose più divertenti ed insolite che gli vengono scritte... nel 2008, ad esempio, con la vicenda UOR1/UOR2 gli ho personalmente fornito diversi spunti: la gran parte dei miei interventi e delle mie deliranti mail sull'argomento a lui rivolte, nonchè la triste vicenda che mi ha visto ingiustamente incarcerato per "apologia di ristampa", è stata da lui fedelmente riportata e, tra le diverse "citazioni", ce ne sta una in particolare, presa da una mia mail del 23/11/2008, che assume un sapore quasi "profetico" alla luce di ciò che poi si è verificato. Per l'importanza delle mie parole in quella mail trovo giusto riportarla integralmente qui: Sei un mito! Comunque ieri me la sono aggiudicata [riferendomi alla copia anastatica de "Le sabbie di Marte", nda], il venditore ha fatto un po' lo s....o e mi ha addebitato le SUE spese paypal, ma era poco e quel che conta è che finalmente l'anastatica è mia: appena arriva ti do subito conferma (o smentita) di quanto scrivi... e se ci fossero anastatiche anche dello UOR con il "2" a pagina 33??? :-) A presto Max
PS Vedrai che prima o poi si troveranno anche il 35 ed il 323bis verde, è solo questione di tempo... ;-) |
La mail, oltre a testimoniare il mio instabile stato mentale del periodo pre-natalizio (nonchè la grande pazienza del povero custode nel sopportare i miei continui messaggi sull'argomento) evidenzia come già da allora la vicenda mi avesse preso a tal punto che arrivavo a sbilanciarmi in rilanci inauditi e pazzeschi... prova ne sono le parti del messaggio che ho evidenziato in grassetto e che sono fortissimamente attinenti con questo thread... Ed anche per oggi è tutto: se le poste non si sbrigano a consegnare sarò costretto a scoprire le carte anzitempo rovinando a tutti la sorpresa...
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« Ultima modifica: 24 Marzo 2009, 17:11:47 di maxpullo » |
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Re:Sulle tracce del mito... « Rispondi #8 data: 24 Marzo 2009, 17:30:11 » |
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******************************************** Traduttore di: 'Fratello della Nave' di Aliette De Bodard; 'Veritas' di Robert Reed; 'La Stanza delle Anime Perdute' della Rusch. Co-traduttore di 'Santiago' di Resnick; di 'Oggi sono Paul' di Shoemaker pubblicato su Quasar, e di 'Base di Settore: Venice' della Rusch. Nel 2020 di M.D.Rivera 'Nel Buio tra le stelle' e 'Il velo delle stelle'. |
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Re:Sulle tracce del mito... « Rispondi #9 data: 24 Marzo 2009, 17:35:00 » |
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Ma Wafer! Cavolo! Così rovini tutta la sorpresa! Con il tuo post di due righe hai praticamente annullato una settimana di febbrile preparazione della rivelazione!!!!!! Avevo tonnellate di mail, fotografie, pitture rupestri, registrazioni audio e video, ologrammi, statuine votive di coatlicue... molto più materiale di quello che gli Americani hanno su Roswell e tu con poche parolette mi rovini tutto... ma insomma! Non ti coinvolgerò mai nell'organizzazione di una festa a sorpresa... PS Non crediate che questo mio sfogo corrisponda ad una confessione, eh? E poi finchè non aprirò il pacchetto non crederò...
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Re:Sulle tracce del mito... « Rispondi #11 data: 24 Marzo 2009, 17:39:36 » |
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