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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | La Fantascienza in Generale | Discussione: a.sf. 2012-2013 «prec succ»
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  Autore  Discussione: a.sf. 2012-2013  (letto 22482 volte)
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Re:a.sf. 2012-2013
« Rispondi #30 data: 05 Ottobre 2012, 19:22:23 »
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Come diceva Alfred Bester:" Gli srittori di SF sono una razza pigra, scrivono le cose convenienti, sicure e che danno profitto. Sono anche maestri patentati nell'atto di razionalizzare la codardia: se siamo ispirati da un tema che potrebbe dare avvio ad una polemica, riusciamo a trovare il modo di non farlo comparire. Se ci viene in mente un'idea che richiederebbe rigorose speculazioni per essere sviluppata possiamo improvvisare una dozzina di metodi per scansare il lavoro. Ma rendiamo però omaggio al più coraggioso autore della SF: Philip Jose Farmer.
...
Alla luce del coraggio di Farmer, l'aggressività di Heinlein appare come semplice bellicosità ... un mettersi in fila nel corteo impopolare... Heinlein ci scuote deliberatamente per fare del dramma, Farmer ha il coraggio di avanzare nel buio, dove non esistono opinioni gia formate che lo possano sostenere, ci scuote perchè ha il coraggio di estrapolare un'idea innocua fino a mostrarne le terribili conclusioni.
....".
Ma aggiunge: "Farmer ha un motore troppo potente per i suoi organi di trasmissione" (ovvero le sue storie/trame non sono all'altezza delle sue idee).
Bester scrisse però queste considerazioni prima che Farmer desse alla luce "To your scattered bodies go" e "Riders of the purple Wedge".

Farmer sfrutta a pieno le possibilità e l'assoluta libertà offerta dalla SF, come solo grandi autori Mainstream hanno saputo fare (Vonnegut, Golding, Mc Kenna, Calvino ...), oltre ad alcuni autori prettamente SF.

L'inizio del ciclo Night's Dawn di P.F.Hamilton mi è piaciuto molto, ma aderisce perfettamente agli schemi della SF d'intrattenimento disimpegnata.

Mi voglio perciò buttare su questo "Relazioni aliene", perchè ho bisogno di una lettura diversa, perchè mi è piaciuto da morire "Venere sulla conchiglia" e "Fabbricante di universi" ma non ho un bel ricordo di "Notte di luce" (collegato a questo Relazioni aliene), forse perchè è stato uno dei prima UCollezione che ho letto ed allora cercavo astronavi ed omini verdi (che ho poi ritrovato in P.F.Hamilton!) e non ero pronto per altro... non so, vedremo.
Farmer sembra avere quello "scafandro spaziale per lo spazio interno" di cui parlava Ballard, è un autore che mi intriga molto (e poi è un profondo estimatore di Verne !! ).

  
« Ultima modifica: 06 Ottobre 2012, 08:50:33 di Arne Saknussemm » Loggato
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Re:a.sf. 2012-2013
« Rispondi #31 data: 15 Ottobre 2012, 09:16:54 »
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Consideriamo che si tratta di storie scritte tra il '53 ed il '59, quando la SF sociologica e la speculative fiction dovevano ancora "essere inventate", quando solo pochi autori della vecchia scuola si cimentavano con tematiche diverse, quando Ballard non aveva ancora scritto il suo manifesto, quando la new Wave non esisteva.
Queste storie hanno un solidissimo impianto hard (che raggiunge l'apoteosi nell'ultimo racconto, "My sister's brother") ma al loro interno germinano idee rivoluzionarie per l'epoca: Farmer affronta la religione ed il divino (Father), l'essenza dell'animo umano con le sue paure e le sue insicurezze (Mother, Daughter, Son), gli istinti animali dell'uomo e la potenza della parola, delle idee e dello scambio di opinioni...l'importanza della comunicazione (My sister's brother).
Storie prive dello sperimentalismo che contraddistinguerà i primi lavori della new-wave e della speculative fiction, e che non rinunciano al sense of wonder di derivazione hard.
Storie che riescono ad esplorare l'inner-space pur veleggiando gagliardamente nell'outer-space.
Ben scritte ed emozionanti. Assolutamente da leggere.

P.S. Nel complesso dò a questa antologia un 7 / 7,5, ma un racconto merita un discorso a parte, ovvero "My Syster's brother": storia molto bella, razze aliene davvero affascinanti (un pò alla Weinbaum o alla Simak...), ti prende nel profondo e riesce a veicolare un messaggio molto particolare (che non si impone sulla storia ma anzi si fonde perfettamente con essa e la impreziosisce). Farmer riesce in qualche modo a descrivere la bestialità umana e la potenza delle idee, dello scambio di opinioni, della cooperazione, come se si trattasse di razze aliene... non è facile spiegarlo, è certamente piu facile leggere questo splendido racconto che merita a mio avviso un bel 9 !
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Re:a.sf. 2012-2013
« Rispondi #32 data: 22 Ottobre 2012, 18:02:06 »
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"L'ultimo teorema" di A.C.Clarke e F.Pohl (The Last Theorem, 2008)






Per commentare questo romanzo vorrei prendere in prestito le parole del protagonista, Ranjit Subramanian, e dire semplicemente: "Uh!".

Ma leggendo tra le righe del mio "Uh!": con tutto il rispetto per i 2 (grandissimi) autori, questo romanzo semplicemente non funziona.


Non ho mai lasciato a metà un romanzo, per quanto noioso e brutto questo fosse, e non l'ho fatto nemmeno con "L'ultimo teorema" ... ma non vedevo l'ora di finirlo!
Tre quarti del libro sono tutto fuorchè SF: si parla della vita (fortunata ed a volte troppo favolistica) di Ranjit e della sua famiglia e gli accenni ad alieni sono relegati a poche righe ogni tot pagine. Ed alcune parti sono davvero noiose: le lezioni universitarie nella sua seconda carriera, i successi dei figli, la lontananza da Bandara, i contrasti col padre. La vita di Ranjit, come viene raccontata dai 2 autori, non è pregna di valore artistico come quella di un Mattia Pascal o di un Nikolaj Stavrogin o ancora di un Harry Haller.
Ma che vogliamo... dopotutto Clarke e Pohl sono 2 autori di SF !!
Già...SF.
Quella SF che fa capolino nelle ultime 50 pagine del romanzo, le piu interessanti, ma che non riesce a salvare il lavoro.

Per altro il romanzo sembra tronco (forse a causa della salute di Clarke) e le ultime 10 pagine portano frettolosamente la storia verso un finale che sfiora il ridicolo.


2 le note positive (che "salvano" il voto finale):
- le prime 20-30 pagine, davvero deliziose (anche se altro non sono che una promessa che non verrà mantenuta)
- l'antiamericanismo che serpeggia tra le pagine del romanzo (grandioso personaggio Orion T. Bledsoe !).


Voto: 5




P.S. "L'ultimo teorema" mi ha ricordato in alcune cose "Gli Dei invisibili di Marte" di Ian Watson: le 2 vicende si svolgono per lo più sulla Terra e comunque dentro il sistema solare, in entrambi si seguono le vicende personali e la vita privata di un terrestre, in entrambi la storia si alterna con accenni di politica internazionale e di economia e la SF non ha un ruolo centrale, il governo degli Stati Uniti (anche attraverso i servizi segreti) muove segretamente i fili di importanti vicende... ma il romanzo di Watson è a mio avviso molto più interessante e stimolante.

P.P.S. Molto carine le parti "matematiche", ma ovviamente serve un'infarinatura..un minimo di conoscenza della matematica altrimenti queste parti possono risultare pesantucce.

P.P.P.S. Nei ringraziamenti finali si dice che Robert Silverberg ha contribuito andando oltre "un'amichevole aiuto".
Due grandi autori, l'aiuto di un'altro grande tra i grandi... peccato che non sempre valga la massima di Totò "E' la somma che fa il totale" !

« Ultima modifica: 22 Ottobre 2012, 18:54:59 di Arne Saknussemm » Loggato
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« Rispondi #33 data: 26 Ottobre 2012, 10:46:53 »
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Figli di Medusa di Theodore Sturgeon (The Cosmic Rape, 1958)





Bellissimo ! Le storie, le descrizioni, l'attenzione per i particolari, le allegorie, le esemplificazioni e le visioni sono quelle dello scrittore di razza.
Sturgeon fa SF ma merita di stare accanto ai grandi romanzieri, con quelli che fanno LETTERATURA.
Non sono d'accordo con quanti affermano che in questo romanzo ci sia una ricerca e/o un'esaltazione dell'identità collettiva (cosa che viene affermata anche dall'autore dell'introduzione al romanzo, Piero Colaprico...), perchè alla fine della storia chi, tra i vari personaggi, è DAVVERO felice ?
Un romanzo denso di significati, pieno di visioni memorabili e personaggi che colpiscono per la loro realtà.
Ho quasi pianto durante il passaggio nel quale Sturgeon parla del diritto all'amore che ha ogni bambino.




Voto: 8

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Re:a.sf. 2012-2013
« Rispondi #34 data: 02 Novembre 2012, 20:25:12 »
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è sempre un piacere leggerti Arne
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« Rispondi #35 data: 03 Novembre 2012, 12:13:37 »
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Citazione da: Andy Dufresne il 02 Novembre 2012, 20:25:12

è sempre un piacere leggerti Arne




Ciao Pablo !!

Superimpegnato con l'università ?? E' da un pò che non ti incrociavo più qui su UM.

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« Rispondi #36 data: 03 Novembre 2012, 15:23:47 »
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Citazione da: Arne Saknussemm il 03 Novembre 2012, 12:13:37

Superimpegnato con l'università ??


eh già...e non voglio pensare alle 3 settimane (proprio prima della sessione invernale) che faremo dalle 8 alle 19    
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« Rispondi #37 data: 16 Novembre 2012, 18:57:52 »
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L'anello di Caronte di Roger MacBride Allen (The ring of Charon, 1990)





Bello bello bello !!
Hard SF fatta come si deve e con un'idea di partenza davvero originale e di forte impatto visivo/emozionale.
E' il primo romanzo di MacBride Allen che leggo e devo dire che mi ha esaltato e non solo per la storia. Difatti anche la narrazione è fluida e mai pesante e tutte le componenti necessarie per mettere insieme un buon romanzo sono sapientemente mescolate. Tante trovate, suspance ad ogni pagina e colpi di scena in agguato.
Non posso non fiondarmi nel seguito ("La sfera spezzata") per sapere tutto sui Carontiani e sul multisistema ... e non solo !!

Voto: 9
« Ultima modifica: 17 Novembre 2012, 09:48:31 di Arne Saknussemm » Loggato
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Re:a.sf. 2012-2013
« Rispondi #38 data: 20 Novembre 2012, 15:06:13 »
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Visto e considerato che hai lasciato un commento sul romanzo - I figli di medusa-, voglio leggere anche io qualcosa di Sturgeon, però il romanzo che ho deciso di leggere è antecedente a questo e lo faccio per saggiare Sturgeon,  che non ho avuto ancora il piacere di leggere nessun suo romanzo. Mi hai come dire messo l'acquolina in bocca.
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Re:a.sf. 2012-2013
« Rispondi #39 data: 20 Novembre 2012, 16:08:22 »
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In un post provo a mettere due miei pareri:

a Arne: anch'io sono un fan di Roger McBride Allen, e mi è piaciuto un sacco "L'anello di Caronte". Il seguito, pur notevole per livello di idee e sense of wonder, mi è parso però leggermente inferiore al primo. In particolare, le soluzioni all'enigma sulla scomparsa della Terra sembrano apparire un po' troppo facilmente ai protagonisti. Peccato che, come è capitato spesso, il ciclo è interrotto.
Stessa cosa è capitata per "La fiaccola dell'onore", ottimo romanzo bellico/spaziale molto credibile scientificamente; anche in questo caso il seguito "Le potenze dello spazio" mi è parso leggermente inferiore a causa di certi "ragionamenti" da parte dei protagonisti.

a Miles: di Sturgeon la produzione migliore sta nelle opere brevi. Ti consiglio in particolare le antologie "Orbite perdute" (U. n° 1014), "Luci e nebbie" (U. n° 1045), "Semi di stelle" (U. n° 1071), "Medusa e altri dei" (U. n° 1114) - imperdibili.
Romanzi che mi sono rimasti nel cuore sono invece "Nascita del superuomo" e "Una goccia del tuo sangue". Quest'ultimo è più un thriller che un romanzo di FS, ma te lo consiglio se vuoi rimanere incollato a un libro col batticuore dalla prima all'ultima pagina.
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Re:a.sf. 2012-2013
« Rispondi #40 data: 20 Novembre 2012, 17:45:52 »
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Citazione da: marco.kapp il 20 Novembre 2012, 16:08:22


Miles: di Sturgeon la produzione migliore sta nelle opere brevi. Ti consiglio in particolare le antologie "Orbite perdute" (U. n° 1014), "Luci e nebbie" (U. n° 1045), "Semi di stelle" (U. n° 1071), "Medusa e altri dei" (U. n° 1114) - imperdibili.
Romanzi che mi sono rimasti nel cuore sono invece "Nascita del superuomo" e "Una goccia del tuo sangue". Quest'ultimo è più un thriller che un romanzo di FS, ma te lo consiglio se vuoi rimanere incollato a un libro col batticuore dalla prima all'ultima pagina.


Anch'io devo assolutamente approfondire l'argomento "Sturgeon", "Figli di Medusa" è il suo primo romanzo che leggo  (se facciamo eccezione per "Cristalli sognanti" che ho letto a metà...tanti anni fà... a casa di un amico...che poi si è tenuto il libro ed io sono rimasto fermo circa a metà... ma mi ricordo che quella metà mi piacque un casino !!!) e non solo mi è piaciuto, ma mi ha dato una sensazione strana... come di una calda coperta che ti isola dal tempo e dallo spazio, una simile sensazione riesce a darmela solo il grande Clifford D.Simak.
Quindi sicuramente approfondirò l'argomento.

Su MacBride Allen invece ti saprò dire: anche per lui stesso discorso, "L'anello di Caronte" è la prima cosa che leggo e "La sfera spezzata" l'ho praticamente appena iniziato.
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« Rispondi #41 data: 29 Dicembre 2012, 09:40:45 »
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Finito l'eccellente "La sfera spezzata" ho cominciato la lettura di "I segreti di Vermilion Sands" di Ballard.
Sono ancora a metà libro (ho letto i primi 4 racconti) ma trovo confermate le idee che mi ero fatto a proposito di Ballard dopo aver letto "La zona del disastro".

Ballard crea immagini davvero impressionanti (penso alle sculture di nuvole, ai paesaggi di Vermilion Sands ...) ed atmosfere surreali ed inquietanti che si insinuano nel lettore rendendo la lettura dei racconti un'esperienza certamente particolare.
Però qualcosa non quadra ... non trovo un senso, non gradisco le "trame", non c'è soddisfazione alla fine della lettura. Se Ballard vuole ottenere proprio questo, se vuole mettere in moto questa cascata di eventi che portano all'alienazione ed all'incerteza il lettore allora riesce a centrare il bersaglio. Ma non fa per me, non è quello che cerco, non è quello di cui ho bisogno ... vedremo proseguendo nella lettura ...

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« Rispondi #42 data: 29 Dicembre 2012, 12:16:05 »
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La sfera spezzata di Roger MacBride Allen (The Shattered Sphere, 1994)





Bellissimo seguito de "L'anello di Caronte".
Questo dittico di Hard SF fatta come cristo comanda si colloca tra le cose più belle che ho letto.
Bellissima ed originale trama, estrapolazioni scientifiche verosimili, sprazzi di Lovecraft e delle sue atmosfere alla "Le montagne della follia", molta azione ma anche mistero e suspance .... grandioso !
Assolutamente da leggere.

Voto: 8,5

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« Rispondi #43 data: 29 Dicembre 2012, 14:43:27 »
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  Ho interrotto per il momento la lettura di Odissea nello spazio, poichè mia moglie mi ha regalato - Ventimila leghe sotto i mari - quindi sto leggendo questo magnifico libro, se devo essere sincero , c'e' troppa descrizione di fauna marina. Per il resto storia assolutamente avventurosa, ovviamente è un libro di 150 anni . Mi viene un dubbio, questo libro fa parte di un ciclo ????  
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« Rispondi #44 data: 29 Dicembre 2012, 17:13:09 »
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Citazione da: MILES VORKOSIGAN il 29 Dicembre 2012, 14:43:27

  Ho interrotto per il momento la lettura di Odissea nello spazio, poichè mia moglie mi ha regalato - Ventimila leghe sotto i mari - quindi sto leggendo questo magnifico libro, se devo essere sincero , c'e' troppa descrizione di fauna marina. Per il resto storia assolutamente avventurosa, ovviamente è un libro di 150 anni . Mi viene un dubbio, questo libro fa parte di un ciclo ????  




Miles, il libro è perfettamente leggibile a se stante ....

...ma fa parte di una trilogia:

Romanzo 1 - I figli del capitano Grant

Romanzo 2 - 20.000 leghe sotto i mari

Romanzo 3 - L'isola misteriosa


In realtà 1 e 2 sono scollegati tra loro mentre nel 3 (l'isola misteriosa) ritroviamo Ayrton (personaggio di 1) e Nemo (di 20000 leghe sotto i mari), e tutto arriva a conclusione.

Buona lettura
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