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Discussione: a.sf. 2011/2012 - Programma annuale (letto 31992 volte) |
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #166 data: 24 Aprile 2012, 17:05:49 » |
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Citazione da: Arne Saknussemm il 24 Aprile 2012, 16:37:56 Che gran piacere !!
...parlo della lettura di "Una porta sull'estate" di Heinlein. Non l'ho ancora finito, ma la maniera in cui è scritto, lo stile di RAH... è davvero un piacere!
Un nonsochè che mi fa pensare alla lettura de "Gli strani suicidi di Bartlesville" di Brown ...
| - IMHO ON - E' il modo elegante di raccontare che avevano gli scrittori "di prima". Non c'era volgarità: c'erano dialoghi frizzanti e divertenti, scambi di battute e ritmo laddove oggi ci sono insulti, scontri verbali, spesso parolacce a volontà. Si raccontavano storie con un certo tipo di personaggi, forse un po' stereotipati ma sempre beneducati e signorili: non c'era la necessità di raccontare i bassifondi e chi li abita e se lo si faceva (come ad esempio in " Gladiatore in legge") la cosa non usciva mai dai canoni della buona educazione anche a costo di sacrificare un po' la verosimiglianza con la realtà. Un tempo le parolacce e le volgarità avevano un suono "falso" e venivano usate soprattutto per il loro effetto grottesco e catartico, che suscitava il riso perchè estraneo al modo di fare cultura (vedi il commissario "monnezza" o il pierino di Alvaro Vitali per fare un esempio cinematografico). Allo stesso modo le scene di sesso erano sottintese dai puntini o da un laconico "e vissero felici e contenti". Oggi non è più così: i personaggi quasi sempre devono essere sboccati o non attireranno l'attenzione del lettore (Eymerich può considerarsi una felice eccezione perchè la sua natura violenta e amorale sostituisce la necessità di essere volgare o offensivo) ed al posto dei puntini degli anni '60 si allunga il brodo con descrizioni che servono esclusivamente a stimolare gli ormoni durante la lettura (vedi " Titano" di Varley). Insomma, leggere Heinlein o Brown equivale a vedere i film di Cary Grant o Marilyn Monroe: i personaggi si incontrano, si scontrano e si amano, senza descriverci quello che accade quando finalmente si ritrovano soli nella stanza da letto. E' un modo di scrivere e di raccontare cui non siamo più abituati perchè il mondo è cambiato, ma, nonostante questo, riconosciamo ed apprezziamo ancora oggi la validità delle loro idee e dei loro messaggi. - IMHO OFF -
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Un tempo questo forum era tutta campagna... |
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #167 data: 26 Aprile 2012, 08:55:40 » |
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Citazione da: maxpullo il 24 Aprile 2012, 17:05:49
Citazione da: Arne Saknussemm il 24 Aprile 2012, 16:37:56 Che gran piacere !!
...parlo della lettura di "Una porta sull'estate" di Heinlein. Non l'ho ancora finito, ma la maniera in cui è scritto, lo stile di RAH... è davvero un piacere!
Un nonsochè che mi fa pensare alla lettura de "Gli strani suicidi di Bartlesville" di Brown ...
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- IMHO ON - E' il modo elegante di raccontare che avevano gli scrittori "di prima". Non c'era volgarità: c'erano dialoghi frizzanti e divertenti, scambi di battute e ritmo laddove oggi ci sono insulti, scontri verbali, spesso parolacce a volontà. Si raccontavano storie con un certo tipo di personaggi, forse un po' stereotipati ma sempre beneducati e signorili: non c'era la necessità di raccontare i bassifondi e chi li abita e se lo si faceva (come ad esempio in "Gladiatore in legge") la cosa non usciva mai dai canoni della buona educazione anche a costo di sacrificare un po' la verosimiglianza con la realtà. Un tempo le parolacce e le volgarità avevano un suono "falso" e venivano usate soprattutto per il loro effetto grottesco e catartico, che suscitava il riso perchè estraneo al modo di fare cultura (vedi il commissario "monnezza" o il pierino di Alvaro Vitali per fare un esempio cinematografico). Allo stesso modo le scene di sesso erano sottintese dai puntini o da un laconico "e vissero felici e contenti". Oggi non è più così: i personaggi quasi sempre devono essere sboccati o non attireranno l'attenzione del lettore (Eymerich può considerarsi una felice eccezione perchè la sua natura violenta e amorale sostituisce la necessità di essere volgare o offensivo) ed al posto dei puntini degli anni '60 si allunga il brodo con descrizioni che servono esclusivamente a stimolare gli ormoni durante la lettura (vedi "Titano" di Varley). Insomma, leggere Heinlein o Brown equivale a vedere i film di Cary Grant o Marilyn Monroe: i personaggi si incontrano, si scontrano e si amano, senza descriverci quello che accade quando finalmente si ritrovano soli nella stanza da letto. E' un modo di scrivere e di raccontare cui non siamo più abituati perchè il mondo è cambiato, ma, nonostante questo, riconosciamo ed apprezziamo ancora oggi la validità delle loro idee e dei loro messaggi. - IMHO OFF -
| D'accordo dalla prima all'ultima parola.
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #169 data: 28 Aprile 2012, 11:11:50 » |
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"La porta sull'estate" di R.A.Heinlein ( The door into summer, 1957) Il piacere della lettura !!! Davvero gradevole, soddisfacente, tutto "rotondo" ... come una gran bella bevuta di acqua fresca e liscia da una bottiglia di vetro, quando sei assetato. Bella anche la storia (ma con questo stile avrebbe potuto raccontare qualsiasi cosa ... ), viaggi nel tempo, la possibilità di universi paralleli, thriller ed un bellissimo finale, che contiene un messaggio importante: per tutti questi motivi introdurrei la lettura di "La porta sull'estate" in tutte le scuole medie, da leggere obbligatoriamente !! Certamente sarà il primo libro di fantascienza che farò leggere a tempo debito alla mia bimba. Questo romanzo, al di là della storia, dà un messaggio molto simile a quello di un altro romanzo dal titolo simile ed altrettanto bello... anzi, a me è piaciuto anche di piu' (vedi db): " L'Estate incantata" di Ray Bradbury. Voto: 8
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« Ultima modifica: 28 Aprile 2012, 11:49:55 di Arne Saknussemm » |
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #170 data: 28 Aprile 2012, 12:34:13 » |
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Sto leggendo " Una ruga sulla Terra" di J.Christopher ( A wrinkle in the Skin, 1965)
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #173 data: 28 Aprile 2012, 13:42:34 » |
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Citazione da: dhr il 28 Aprile 2012, 13:35:56 che meraviglia! farei una petizione al Papa perché proclami san Marino patrono della fantascienza
| Il Papa è impegnato a proclamare San Remo patrono delle farfalle dopo aver visto quella della Belen, e ci vuole almeno un anno di studio (non so se della Belen o delle farfalle ). w.
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******************************************** Traduttore di: 'Fratello della Nave' di Aliette De Bodard; 'Veritas' di Robert Reed; 'La Stanza delle Anime Perdute' della Rusch. Co-traduttore di 'Santiago' di Resnick; di 'Oggi sono Paul' di Shoemaker pubblicato su Quasar, e di 'Base di Settore: Venice' della Rusch. Nel 2020 di M.D.Rivera 'Nel Buio tra le stelle' e 'Il velo delle stelle'. |
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dhr
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #174 data: 28 Aprile 2012, 17:10:24 » |
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #175 data: 30 Aprile 2012, 12:49:43 » |
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #176 data: 30 Aprile 2012, 23:38:17 » |
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« Ultima modifica: 30 Aprile 2012, 23:39:00 di waferdi » |
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #177 data: 01 Maggio 2012, 03:32:01 » |
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Gutta cavat lapidem |
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #178 data: 01 Maggio 2012, 10:13:20 » |
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #179 data: 03 Maggio 2012, 17:11:15 » |
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Sto leggendo " Gli uomini nei muri" di William Tenn ( Of men and monsters, 1968)
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