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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | La Fantascienza in Generale | Discussione: I Capolavori di Maxpullo «prec succ»
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  Autore  Discussione: I Capolavori di Maxpullo  (letto 165820 volte)
marben


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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #45 data: 24 Marzo 2011, 23:01:02 »
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Citazione da: maxpullo il 24 Marzo 2011, 22:55:40


Citazione da: marben il 24 Marzo 2011, 20:13:35

Anche se spesso sono d'accordo con Maxpullo, su L'ospite del senatore Horton devo proprio dissentire. Personalmente l'ho sempre considerato un titolo minore di Simak, al di fuori della top ten di questo autore.
...


Ma se poi stanotte ti trovi Cambiante o un brunetto che ti fissano dai piedi del letto non venire a dircelo, eh?



Sapessi che cosa mi fissa di notte dai piedi del letto..altro che Cambiante..
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #46 data: 25 Marzo 2011, 13:07:02 »
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012 - Cronache marziane - Ray BRADBURY

Una collana che vuole proporre il meglio della fantascienza dovrà necessariamente fare i conti non solo con la numerosità dei capolavori che appartengono a questo genere ma anche dedicare un occhio di riguardo ad autori e libri che ormai sono dei veri e propri must non soltanto della fantascienza, ma della letteratura in generale.
Il caso di Ray Bradbury (come del resto quello di Fredric Brown o Richard Matheson) è abbastanza emblematico di questo genere di situazione: i suoi libri, infatti, non sono soltanto letti ed apprezzati dagli appassionati di fantascienza, ma, per il loro contenuto, il loro messaggio e la loro intrinseca poesia, sono divenuti libri su cui riflettere e proposti addirittura come testi di narrativa nella scuola ed è per questo che una collana che si prefigga scopi ambiziosi non può mancare di presentarlo già nelle prime uscite.
Con questa uscita la mia collana ideale (che nella realtà concluderebbe il primo anno di pubblicazioni) si appropria dunque di un altro grande nome del genere e, nell'attesa di proseguire la sua avventura editoriale in questo forum, vi ripropone il capolavoro di Ray Bradbury, accompagnato dalla fantastica immagine di copertina di Franco Brambilla e dalla quarta di copertina che ne descrive la trama, ripresa da quella degli Oscar Fantascienza della Mondadori.

     Questo libro di Ray Bradbury raccoglie una serie di "cronache" fantastiche che favoleggiano della conquista e della successiva colonizzazione di Marte da parte di un'umanità prevalentemente americana, tra il 1999 e il 2026: anno in cui lo scoppio di una guerra atomica richiama i terrestri sul proprio pianeta. L'antichissimo Marte resta allora nuovamente abbandonato e deserto, con le ampie e impetuose correnti dei suoi misteriosi canali millenari, coi suoi immensi mari privi di vita, sulle cui sabbie passano i grandi velieri degli ultimi marziani creature simili a fantasmi, ombre e larve di una civiltà che i terrestri non hanno saputo né vedere né intendere.
Con Cronache marziane é nato un nuovo originalissimo scrittore, per il quale la fantascienza non é che pretesto per dare sfogo all'estrosa fantasia, e, in questo caso, per una protesta contro la vita di oggi che tende, con il troppo facile materialismo e commercialismo, a distruggere l'elemento poetico e fiabesco, ideale dell'uomo e della sua storia.

Indice del volume

Gennaio 1999: L'estate del razzoRocket Summer, 1947
Febbraio 1999: YllaYila, 1950
Agosto 1999: La notte estivaThe Summer Night, 1950
Agosto 1999: I terrestriThe Earthmen, 1948
Marzo 2000: Il contribuenteThe Taxpayer, 1950
Aprile 2000: La terza spedizioneThe Third Expedition, 1950
Giugno 2001: "And the Moon Be Still As Bright...""And the Moon Be Still As Bright...", 1948
Agosto 2001: I ColoniThe Settlers, 1950
Dicembre 2001: Il verde mattinoThe Green Morning, 1950
Febbraio 2002: Le locusteThe Locustes, 1950
Giugno 2002: L'immensitàThe Wilderness, 1952
Agosto 2002: Incontro di notteNight Meeting, 1950
Ottobre 2002: La spiaggiaThe Shore, 1950
Novembre 2002: Le sfere di fuocoThe Fire Balloons, 1953
Febbraio 2003: IntermezzoInterim, 1947
Aprile 2003: I musiciThe Musician, 1950
2004-2005: L'imposizione dei nomiThe Naming of Names, 1949
Aprile 2005: Usher IIUsher II, 1950
Agosto 2005: I vecchiThe Old Ones, 1950
Settembre 2005: Il marzianoThe Martian, 1950
Novembre 2005: La valigeriaThe Luggage Store, 1950
Novembre 2005: Stagione mortaThe Off Season, 1948
Novembre 2005: Tutti a guardareThe Watchers, 1950
Dicembre 2005: Le città silentiThe Silent Towns, 1949
Aprile 2026: I lunghi anniThe Long Years, 1948
Agosto 2026: Cadrà dolce la pioggiaThere Will Come Soft Rains, 1950
Ottobre 2026: La gita di un milione di anniThe Million-Year Picnic, 1946

Volumi pubblicati

001 - Isaac ASIMOV - Neanche gli dei
002 - Arthur C. CLARKE - Le fontane del paradiso
003 - Stanislaw LEM - Solaris
004 - Philip K. DICK - Ubik
005 - John WYNDHAM - Il giorno dei Trifidi
006 - Fredric BROWN - Assurdo universo
007 - Howard P. LOVECRAFT - Le montagne della follia
008 - Robert A. HEINLEIN - Fanteria dello spazio
009 - James G. BALLARD - I segreti di Vermilion Sands
010 - Richard MATHESON - Tre millimetri al giorno
011 - Clifford D. SIMAK - L'ospite del senatore Horton
012 - Ray BRADBURY - Cronache marziane

E nel prossimo numero arriva anche Vonnegut!
Non mancate!
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #47 data: 25 Marzo 2011, 13:55:14 »
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Lo sto leggendo proprio ora Cronache marziane! Devo dire che mi sta piacendo più di Fahrenheit...
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #48 data: 28 Marzo 2011, 21:35:03 »
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013 - Ghiaccio nove - Kurt VONNEGUT jr

Che cos'è il genio? Se vogliamo possiamo darne tantissime definizioni, ma nessuna, per quanto elaborata, potrà mai essere altrettanto efficace quanto un ottimo esempio di ciò che il genio creativo umano può produrre.
Quando lo scorso anno lessi "Ghiaccio-nove" (Urania 1383) non avevo mai sentito parlare di Vonnegut, eppure rimasi talmente colpito dalla sua genialità che ancora oggi continuo a considerare questo suo libro praticamente privo di difetti: proprio quello che ci vuole per iniziare nel modo migliore il secondo anno di pubblicazioni di questa mia collana ideale.
Ed allora, accompagnato dalla splendida copertina di Enzo Aimini che fregia l'edizione Rizzoli della collana "Avventure e fantascienza" (recuperata grazie all'intervento in extremis di Sua Maestà Il Trifide) e dalla quarta di copertina dell'edizione della Biblioteca Universale Rizzoli, sono onorato di accogliere nella mia collana ideale uno dei libri più appassionanti ed intelligenti che il genio umano sia mai riuscito a produrre.

      In principio Dio creò la Terra e la guardò, nella sua cosmica solitudine. E Dio creò tutte le creature viventi che ora si muovono, e una di esse era l'uomo. L'uomo batté le palpebre.
"Qual è lo scopo di tutto questo" chiese educatamente.
"Tutto deve avere uno scopo?" chiese Dio.
"Certamente" disse l'uomo.
"E allora lascio a te il compito di pensare uno scopo per tutto questo" disse Dio. E se ne andò.
Una amara, terribile, e nello stesso tempo comica parabola sulla presenza dell'uomo sulla Terra. Rielaborando con intelligenza e originalità, e spaventosa attualità, un tema caro alla fantascienza, quello della autodistruzione della terra, Vonnegut crea un romanzo di grande tensione sulla stupidità dell'uomo, sul suo vano agitarsi di cui non sa prevedere, e neppure immaginare, le disastrose conseguenze. Un libro da leggere e meditare: qual è lo scopo di tutto questo?

Volumi pubblicati

001 - Isaac ASIMOV - Neanche gli dei
002 - Arthur C. CLARKE - Le fontane del paradiso
003 - Stanislaw LEM - Solaris
004 - Philip K. DICK - Ubik
005 - John WYNDHAM - Il giorno dei Trifidi
006 - Fredric BROWN - Assurdo universo
007 - Howard P. LOVECRAFT - Le montagne della follia
008 - Robert A. HEINLEIN - Fanteria dello spazio
009 - James G. BALLARD - I segreti di Vermilion Sands
010 - Richard MATHESON - Tre millimetri al giorno
011 - Clifford D. SIMAK - L'ospite del senatore Horton
012 - Ray BRADBURY - Cronache marziane
013 - Kurt VONNEGUT jr - Ghiaccio nove

E nel prossimo numero (marben mi perdonerà) arriva Jack Vance!
« Ultima modifica: 28 Marzo 2011, 21:38:41 di maxpullo » Loggato
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #49 data: 28 Marzo 2011, 21:56:37 »
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Siccome hai definito genio Vonnegut ti abbuono Vance per la prossima uscita. Però non acquisterò il volume
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #50 data: 01 Aprile 2011, 17:51:29 »
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Il primo editoriale

Ogni collana che si rispetti deve avere i suoi editoriali e questo vuol dire che il suo curatore deve esser pronto a sbrodolare fiumi di parole sia per decantare quanto già fatto, sia soprattutto per predisporre gli animi dei lettori a quello che verrà.
Ed anche se alcuni di voi potrebbero obiettare che questa non è una collana che si rispetti, io voglio continuare a fingere che lo sia, imponendomi l'obiettivo di un'editoriale ogni 12 numeri circa, perchè se la collana è mensile, ogni 12 numeri possiamo dire che è trascorso un anno di pubblicazioni e ne sta per partire uno nuovo.
Tra l'altro, visto che l'idea dell'editoriale mi è venuta tardi, non serve a nulla anticiparvi che il nuovo anno inizierà con un grande capolavoro di Vonnegut... ma siamo fortunatamente ancora in tempo per introdurre alcuni degli autori che incontreremo in questo secondo anno di pubblicazioni virtuali. Perchè questo sarà naturalmente un anno importantissimo in cui la collana dovrà dimostrare di saper proseguire altrettanto bene come ha cominciato e la scelta di autori e titoli sarà cruciale, soprattutto per la triste necessità di scegliere cosa pubblicare prima e cosa dopo.
All'insuperabile genio di Vonnegut seguirà l'impareggiabile capacità di Jack Vance nel riuscire a disegnare società complesse ed avventure straordinarie, ma quella che spero sarà la vera forza di questo nuovo anno di pubblicazioni sarà nel riuscire a stabilire il giusto mix tra i grandi classici del passato, (tra cui segnalo i graditissimi ritorni di Dick, Asimov ed Heinlein), con i capolavori di autori più recenti, come Crichton e Shaw.
Non mancheranno poi quelle "riscoperte" di grandi romanzi dimenticati che avevo promesso al momento in cui ho istituito questa collana, con una uscita che non esiterei a definire "memorabile" visto che parliamo di un romanzo stampato negli anni '50 e mai più riproposto nonostante sia una delle cose migliori apparse su Urania nella sua storia.
Completeranno, infine, l'annata un grande classico della coppia d'oro Pohl - Kornbluth ed un intramontabile sempreverde firmato da Sturgeon.
Il prossimo anno virtuale sarà quello in cui la collana pubblicherà il suo primo ciclo di romanzi e sarà l'anno dei sentimenti, delle emozioni e dell'avventura, ma soprattutto sarà l'anno in cui "I capolavori di Maxpullo" inizierà finalmente ad avere una sua connotazione, a vivere di vita propria ed a mostrare il suo vero carattere.
Sperando che continui a piacervi.
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #51 data: 01 Aprile 2011, 18:12:02 »
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La collina di Hawotak, I suppose..
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #52 data: 01 Aprile 2011, 18:23:41 »
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Citazione da: marben il 01 Aprile 2011, 18:12:02

La collina di Hawotak, I suppose..



Il romanzo di Fayad è nella mia top ten, lo sai bene, ma il romanzo "dimenticato" non è quello... se sei curioso ti do una piccola traccia: in una antologia apparsa su UCZ è stato pubblicato il racconto (con lo stesso titolo) da cui l'autore ha poi sviluppato in seguito il romanzo.
Altro indizio: da quel romanzo è stato tratto un film che ha avuto discreto successo all'estero anche se non è mai stato distribuito in Italia.
Ultimo indizio: l'ho recensito lo scorso anno nella scheda multipla sul fantamore...

Come regola generale mi sono imposto di non eccedere con i miei "top ten" e di diradarli nel tempo: per questo secondo anno ho fatto una eccezione mettendone ben 2, ma è stato un  caso e tra l'altro su uno dei due so già che sarai d'accordissimo...

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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #53 data: 01 Aprile 2011, 19:16:18 »
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La porta sull'estate sicuramente, l'altro potrebbe essere Rischio calcolato di Charles Eric Maine
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #54 data: 06 Aprile 2011, 11:29:34 »
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014 - Pianeta d'acqua - Jack VANCE

Quando si parla di Jack Vance tutti i lettori di Urania pensano immediatamente al Pianeta Tschai; questo perchè, dopo ben quattro ristampe in collane varie, il ciclo di Adam Reith è diventato quasi una icona della narrativa di questo grandissimo autore al punto che, per chi ha sempre letto solo Urania e derivati, l'dentificazione Vance-Tschai è pressochè automatica.
In realtà Jack Vance è autore di altri grandissimi cicli di romanzi, tutti più o meno caratterizzati dagli stessi elementi: razze extraterrestri costrette ad una non facile coabitazione, un eroe solitario (e spesso invincibile) che si ribella allo status-quo, amore, avventura e tantissime emozioni. Molto spesso, proprio a causa della ripetitività di questi elementi, gli scritti di Vance hanno la tendenza a scivolare fuori della fantascienza vera e propria o peggio a dare l'impressione di "esser scritti con lo stampino", come accade, a mio avviso, ai libri del ciclo de "I principi demoni".
Ma, anche se non esente da qualche difetto, Jack Vance è non solo uno degli autori più affascinanti di tutta la storia della fantascienza, ma anche uno dei miei autori preferiti in assoluto, per cui state pur certi che questa collana darà ampio spazio alla sua produzione toccando quasi tutti i suoi cicli più famosi.
Intanto però, per iniziare ad accostarsi al suo caratteristico modo di descrivere mondi lontani e straordinarie avventure ho scelto uno dei suoi pochissimi lavori che non fanno parte di un ciclo: quel fantastico "Pianeta d'acqua" che, ad oggi, rappresenta l'unico punto di contatto tra l'elenco dei miei "desiderata" e le pubblicazioni di Urania Collezione.
Ed è proprio per omaggiare questo primo, straordinario "incrocio" che, per questa uscita, ho scelto di pubblicare il romanzo corredandolo della fantastica immagine di copertina di Franco Brambilla che fregiava l'edizione UCZ e della quarta di copertina della stessa edizione.

      Sul "pianeta d’acqua" la morte è sempre in agguato. La sua insolita popolazione, costituita dagli scampati al naufragio di un'astronave terrestre, si è ormai adattata alla durezza dell’ambiente. Resta però il pericolo principale: i Kragen, mostruosi abitatori degli abissi.
Di uno di loro, adorato come un dio, la colonia è schiava. Per liberarsi dalla servitù nei confronti della bestia saranno necessari sofferenza, coraggio e armi costate sudore e sangue. Ma ne varrà la pena: la meta finale è la conquista di un mondo.

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E nel prossimo volume arriva uno dei capolavori della SF degli anni '70, un bellissimo romanzo firmato Bob Shaw!
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #55 data: 06 Aprile 2011, 11:43:27 »
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Citazione:
dare l'impressione di "esser scritti con lo stampino", come accade, a mio avviso, ai libri del ciclo de "I principi demoni".


Infatti, letto uno letti tutti. Se proprio devo spendere una parola su questo, a mio avviso, un po' sopravvalutato autore, di lui prediligo certe opere un po' meno "vanciane" tipo Gli amaranto o racconti come Per chi lavoriamo. Il tipico Vance delle avventure in pianeti esotici e colorati mi annoia assai perchè le trovo piuttosto futili. Ma non è una prevenzione nei confronti di Vance, è proprio una mia idiosincrasia verso quel tipo di fantascienza in generale, chiunque la scriva.
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #56 data: 07 Aprile 2011, 17:37:43 »
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Bene, cioè male, continuo (un po'...) a contestare, del resto i libri li pago quindi ne ho il diritto!! Questa voltà il libro l'ho letto, ma che fatica finirlo, scritto in maniera non so come dire... fredda?, poco appassionante?, superata? Io di Vance salverei il ciclo di Tschai (anche qui con qualche censura sulla scrittura e la scarsa descrizione dei sentimenti dei personaggi), poi per le restanti opere direi "attenzione bei libri ma stile datato"...

Comunque il curatore è Maxpullo, quindi...
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #57 data: 07 Aprile 2011, 20:20:27 »
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Acc....mi manca
Lo devo prendere, Vance mi piace.
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Non sto invecchiando, sto diventando vintage.
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #58 data: 07 Aprile 2011, 22:57:30 »
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Citazione da: gretana il 07 Aprile 2011, 20:20:27

Acc....mi manca
Lo devo prendere, Vance mi piace.



Menomale che qualcuno apprezza: a furia di critiche questo thread era diventato quasi peggio del blog di Urania...
« Ultima modifica: 07 Aprile 2011, 22:58:22 di maxpullo » Loggato
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Re:I Capolavori di Maxpullo
« Rispondi #59 data: 07 Aprile 2011, 23:15:09 »
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Citazione da: maxpullo il 07 Aprile 2011, 22:57:30


Citazione da: gretana il 07 Aprile 2011, 20:20:27

Acc....mi manca
Lo devo prendere, Vance mi piace.



Menomale che qualcuno apprezza: a furia di critiche questo thread era diventato quasi peggio del blog di Urania...



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