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Discussione: Cantami, o Diva, l'ANTOLOGIA (letto 5191 volte) |
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Re:Cantami, o Diva, l'ANTOLOGIA « Rispondi #1 data: 15 Dicembre 2009, 10:02:40 » |
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Yeah! Cominciano ad arrivare!! Anche se finora credo di essere l'unico ad aver letto completamente "Pagine dal futuro"... ah, ma che bello essere editore quando succedono queste cose Resto in curiosa attesa dei vostri commenti. Io ho gia' i miei, ma non dico nulla (icona con bocca incerottata o tre scimmiette). (boh, sara' questa, o e' solo uno che ha mangiato un limone?) Ciao ciao dal Carciofo delle Vigne
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dhr
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Re:Cantami, o Diva, l'ANTOLOGIA « Rispondi #2 data: 15 Dicembre 2009, 21:57:31 » |
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Ho cominciato a leggere il futuro dalla fine, per vedere che effetto fa. Prima puntata:
* Il segnalibro, addirittura autografato, è uno spettacolo. Unico difetto, l'immagine è un po' sacrificata. La prossima volta, Articiocco, pubblica un libro in formato 2 metri x 3, così il segnalibro avrà le dimensioni di un poster. P.S. per Franco Brambilla: citi in parte l'illustrazione di Paolo Barbieri, "Le creature del mondo emerso", pagg. 51-52? o vi riferite entrambi a un pattern comune?
* Riletta a distanza di mesi, la mia traduzione di "Pigmalione" mi è apparsa piatta e incolore. Succede quasi sempre così.
* "L'agente" in sé è proprio il mio genere, solo che, forse perché risale al 1955, al lettore odierno suona un po' ingenuo: il gran finale è prevedibile fin dall'inizio. Non così Weinbaum, che alla fine ti frega con la sopresa che "non tutto" è realtà virtuale.
To be continued [da giovedì in poi]
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dhr
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Re:Cantami, o Diva, l'ANTOLOGIA « Rispondi #4 data: 17 Dicembre 2009, 19:16:12 » |
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VANGELO FREDDO In assoluto la più bella storia letta finora [cominciando dal fondo] nell'antologia. Anzi diciamola tutta: uno dei più bei racconti di SF che abbia mai letto. Bravo BRAVO BRA-VO !! Un pastiche sulla linea... non di Italo Calvino, grazioso ma alla lunga stucchevole... ma sulla linea del grande Dino Buzzati, elegante, ironico, sottilmente cupo, come nel racconto "La peste motoria", o nel romanzo "Il grande ritratto" o nei biomeccanoidi pre-Giger (raffigurati nei quadri di Buzzati e nel suo "Poema a fumetti"). Ho assaporato ogni scena; nelle scene, ogni frase; nelle frasi, ogni parola. Che bello avere ancora dei "cavalli di razza" italiani nella letteratura fantastica!
Complimentoni nel frattempo anche ai traduttori UMeritevoli: Waferdi e Lucky.
Dal punto di vista narrativo, mi spiace per "Pensieri che uccidono", che ha una trama che parte alla grande, e poi si affievolisce - anziché andare in crescendo - verso il finale.
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« Ultima modifica: 17 Dicembre 2009, 19:22:04 di dhr » |
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Re:Cantami, o Diva, l'ANTOLOGIA « Rispondi #6 data: 17 Dicembre 2009, 21:31:28 » |
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Citazione da: dhr il 17 Dicembre 2009, 19:16:12
Complimentoni nel frattempo anche ai traduttori UMeritevoli: Waferdi e Lucky.
Dal punto di vista narrativo, mi spiace per "Pensieri che uccidono", che ha una trama che parte alla grande, e poi si affievolisce - anziché andare in crescendo - verso il finale.
| Ecco cos'era, che non mi convinceva! Forse, non la traduzione, ma il racconto stesso; non dimentichiamo che si tratta del Vargo Statten di settant'anni fa... Per quanto riguarda la traduzione, voglio essere leale. Dal punto di vista sintatto-grammaticale sono stato aiutato da mia figlia Giorgia (io non ho studiato l'inglese a scuola, ma l'ho dovuto un po' masticare per ragioni professionali); Giorgia, oltre a possedere una laurea in lingue e letteratura straniera, ha vissuto qualche anno a Nottingham, quando il suo consorte era un dirigente della Games Workshop; lei stessa è stata traduttrice di molti manuali di istruzione dei famosi giochi di ruolo ed ora fa traduzioni anche per la Harmony. Avrei voluto, e Luigi l'Articiocco mi è testimone, che il suo nome comparisse accanto al mio, che tuttavia ha dato il "tono fantascientifico (soprattutto scientifico)" alla traduzione. Per la premura non è andata così, ma desidero renderle giustizia in questa sede, che mi pare quella giusta. Grazie Giorgia. papà Lucky
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« Ultima modifica: 18 Dicembre 2009, 15:50:57 di Lucky » |
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Appena letto: Letto in parte: |
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Re:Cantami, o Diva, l'ANTOLOGIA « Rispondi #7 data: 17 Dicembre 2009, 21:43:13 » |
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Chiedo vena! In tema vampiro mi pare adatto... mi profungo, profondo, prolungo, propongo mille scuse perchè non ho citato Lucky come traduttore insieme al waferone e al dhr...non mi ero accorto e la notizia era dispersa nei mille post preparatori delle scorse settimane. Devo ancora iniziare a leggere e mi pareva brutto lasciare fuori Lucky dai ringraziamenti, or amotivo in più per la presenza spirituale della Luckyna nel nostro libro. Che bello....
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Ognuno vale uno, ma chi non partecipa vale zero. |
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Re:Cantami, o Diva, l'ANTOLOGIA « Rispondi #8 data: 17 Dicembre 2009, 21:50:40 » |
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Citazione da: dhr il 17 Dicembre 2009, 19:16:12 VANGELO FREDDO In assoluto la più bella storia letta finora [cominciando dal fondo] nell'antologia. Anzi diciamola tutta: uno dei più bei racconti di SF che abbia mai letto. Bravo BRAVO BRA-VO !! Un pastiche sulla linea... non di Italo Calvino, grazioso ma alla lunga stucchevole... ma sulla linea del grande Dino Buzzati, elegante, ironico, sottilmente cupo, come nel racconto "La peste motoria", o nel romanzo "Il grande ritratto" o nei biomeccanoidi pre-Giger (raffigurati nei quadri di Buzzati e nel suo "Poema a fumetti"). Ho assaporato ogni scena; nelle scene, ogni frase; nelle frasi, ogni parola. Che bello avere ancora dei "cavalli di razza" italiani nella letteratura fantastica!
Complimentoni nel frattempo anche ai traduttori UMeritevoli: Waferdi e Lucky.
Dal punto di vista narrativo, mi spiace per "Pensieri che uccidono", che ha una trama che parte alla grande, e poi si affievolisce - anziché andare in crescendo - verso il finale.
| Dhr, nooooo, che dire, mi metti in imbarazzo. Grazie, GRAZIE, GRA-ZIE!! Metto il tuo commento sotto l'albero, okay? Anzi, appendo all'albero ogni frase, ogni parola... A dire il vero, io l'antologia l'ho vista solo transitare sotto il mio naso, testimone di un regalo che passava di mano: ma Articioc me la sta tenendo in caldo per il prossimo anno... A presto Cletus
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Re:Cantami, o Diva, l'ANTOLOGIA « Rispondi #10 data: 18 Dicembre 2009, 07:55:15 » |
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Citazione da: Lucky il 17 Dicembre 2009, 21:31:28 Ecco cos'era, che non mi convinceva! Forse, non la traduzione, ma il racconto stesso; non dimentichiamo che si tratta del Vargo Statten di settant'anni fa...
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Caro Lucky, però le regole di comunicazione sono vecchie come il mondo. Ricordo la prima volta che lessi la Divina Commedia, da autodidatta, da ragazzino. Pensavo di leggere solo l'Inferno (per via delle "scene di mostri", come le si chiamava). Poi la curiosità mi fece arrivare al Purgatorio, e infine al Paradiso. Ricordo ancora l'emozione man mano che mi avvicinavo al momento finale, l'incontro con Dio... avevo immaginato il classico vecchietto con la barba... ma quando scoprii CHE COSA vide Dante...!! "Certe esperienze ti segnano." (Tarci)
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« Ultima modifica: 18 Dicembre 2009, 07:56:29 di dhr » |
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Re:Cantami, o Diva, l'ANTOLOGIA « Rispondi #11 data: 18 Dicembre 2009, 13:37:05 » |
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Ho saltato duettré racconti. Non che fossero scritti / tradotti male... ché anzi, nel Divoratore di Sogni emergevano anche scelte lessicali (carcio)fini... ma sleggiucchiando qua e là, i plot non mi attiravano. Eh sì, le famose "problematiche di genere"...
Poi, sempre in ordine inverso, sono arrivato alla prima sezione del volume. Molto apprezzata, da amante della meta-letteratura (come il mio conterraneo Guido Gozzano). In questo tipo di racconti compare un ingrediente che sembra centrare poco con la SF, e invece le conferisce un sapore particolare: la mestizia.
Però per forza maggiore è stata interrotta a metà la lettura della Terza Fondazione. Indi, a plutàrd.
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« Ultima modifica: 18 Dicembre 2009, 13:40:00 di dhr » |
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Re:Cantami, o Diva, l'ANTOLOGIA « Rispondi #13 data: 19 Dicembre 2009, 13:08:16 » |
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Che genere di sortilegio ha usato il carciofone con l'antologia? Non riesco a togliermela dalle mani. La giro,la rigiro, la leggo, la rileggo, guardo le ultime pagine UMinifere, la mostro in giro, la rileggo.........
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Non sto invecchiando, sto diventando vintage. |
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