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Discussione: Urania 2013 (letto 15415 volte) |
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Re:Urania 2013 « Rispondi #62 data: 09 Febbraio 2013, 09:51:11 » |
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@Dart Fener Ma, in effetti, non ci si lamenta più di tanto per la presenza di ristampe in UCZ che, come giustamente dici tu, sono fisiologiche (anche se un po' troppo abusate ma questo è un mio parere), quanto piuttosto della loro "qualità" (ma anche qui è questione di pareri perchè " Paradosso cosmico" e " Al servizio del TB II" possono piacere o non piacere) e del fatto che una Mondadori non riesca ad acquisire diritti sulle opere di autori che Urania ha provveduto a lanciare per prima sul mercato italiano (ogni riferimento a Ballard è puramente voluto). In ogni caso la questione UCZ al momento riguarda non le ristampe quanto piuttosto il ventilato cambio di formato che, mi pare di capire, scontenti i più. Personalmente la cosa non mi tange più di tanto proprio perchè nel trade-off tra collezionismo e spazio in casa ho deciso di "sacrificare" la completezza della collana come avevo già fatto per Urania Classici e di acquistare in edicola solo i titoli che non sono ristampe di vecchi Urania o libri che già ho in casa (ebook compresi). Ma questa decisione personale non mi esime dall'avere una mia opinione sulla conduzione della collana stessa e sul fatto che la redazione - imho - stia commettendo una sorta di suicidio "spezzando" la continuità del formato di una collana che aveva nel proprio aspetto uno dei suoi punti di forza, tesi avvalorata dal fatto che alcuni parlano di interrompere la loro collezione arrivati ad un certo numero. Venendo alla questione ristampe su Urania, parlando in generale, direi che l'operazione di "ristampa" da al titolo ristampato una connotazione particolare, tanto più se lo si presenta anche con l'etichetta "I capolavori"; proprio per questo la redazione dovrebbe mettere particolare attenzione nella scelta dei titoli proposti: anche se si rimane sempre legati all'alveo delle opinioni personali secondo me un titolo come " Psyconegozio" (che può piacere o non piacere) non rappresenta nell'immaginario collettivo quello che si può definire un capolavoro... ben diversa sarebbe stata la percezione da parte dei lettori se nella lista di titoli annunciati fossero comparsi i titoli del ciclo di P.F. Hamilton, oppure quelli del preludio a Dune (anche se poi si sarebbe magari riaccesa la questione su "House Corrino") o magari (perchè no) qualcosa della Bujold... Poi, per carità, si fa per discutere, mica si vince niente
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« Ultima modifica: 09 Febbraio 2013, 09:53:50 di maxpullo » |
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Un tempo questo forum era tutta campagna... |
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Re:Urania 2013 « Rispondi #64 data: 09 Febbraio 2013, 11:40:49 » |
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Mi sembra che stiamo andando fuori argomento in alcuni punti. Se dicevano che Cosmolinea era mancante di 5 racconti non succedeva niente, se dicevano che li pubblicavano nel secondo volume non succedeva niente. Non dovevano chiamarlo però come il vecchio Cosmolinea perchè non è Cosmolinea. Da parte Mondadori se ne sbattono altamente i maroni delle critiche, nemmeno rispondono (a meno che ci voglia una settimana di riunioni per cercare una giustificazione). Chi ha 3000 o 6000 libri continuava a comperare U. C. anche se ristampavano cazzate, però che non vengano a dire che sono capolavori. Che almeno di detti capolavori finiscano le serie, non che lascino tutto in sospeso: 4° volume di Rama, o il ciclo di Dune, o la serie della Baker della quale non hanno pubblicato tutto. Personalmente per ultimare le saghe ho sempre acquistato l'originale, non subito ma dopo un periodo per vedere se veniva pubblicato, ma non mi sembra una buona ragione. "Dal 1952 la macchina del tempo non si è più fermata"...è una boiata, è entrata in un loop temporale. Se andate a vedere cosa pubblicano in altre nazioni vedrete che di titoli nuovi ne hanno a centinaia ogni anno, essendo le pubblicazioni italiane in arretrato di almeno sei anni nella traduzione significa che hanno almeno un migliaio di libri da pubblicare (si salvano alcune pubblicazioni che presentano racconti dell'anno prima, e non faccio nomi per pubblicità). Conclusioni: ho deciso di dare la disdetta al mio edicolante di fiducia, basta Urania e figlie ferme in edicola, prenderò solo quello che mi interessa. w.
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******************************************** Traduttore di: 'Fratello della Nave' di Aliette De Bodard; 'Veritas' di Robert Reed; 'La Stanza delle Anime Perdute' della Rusch. Co-traduttore di 'Santiago' di Resnick; di 'Oggi sono Paul' di Shoemaker pubblicato su Quasar, e di 'Base di Settore: Venice' della Rusch. Nel 2020 di M.D.Rivera 'Nel Buio tra le stelle' e 'Il velo delle stelle'. |
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Re:Urania 2013 « Rispondi #65 data: 09 Febbraio 2013, 12:41:54 » |
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Quello che mi dispiace di più da accanito lettore di fantascienza, non è certo il cambiamento di veste grafica di Urania o il cambio del colore dei Millemondi o l'eventuale cambio do formato di Urania Collezione. Tutto ciò è sempre successo in passato e nel bene e nel male, è fisiologico in delle collane dalla durata più che decennale come le nostre. Quel che è grave è riproporre nella collana madre dei cosidetti " Capolavori" nel momento storico di più bassa periodicità. Se era accettabile durante il periodo delle uscite settimanali, e con il numero di venduto di allora, non lo è certamente adesso. Le vendite sono in calo, i nuovi lettori o i lettori occasionali sono una percentuale risibili sul totale. Le vendite si sorreggono solo su un nucleo di appassionati fedelizzati amanti della FS che tendenzialmente hanno sempre comprato Urania e sono pure attivi nel mercato dell'usato. Premesso tutto ciò, la pensata geniale del marketing è ridurre ulteriormente le già mai più basse di cosi, uscite inedite di un anno, per immettere tre o quattro ristampe, immagino per abbassare i costi di produzione? Quello che verrà risparmiato non acquistando nuovi titoli non sarà neanche la metà di quello che andrà perso con coloro che non acquisteranno la rivista. E' un suicidio. Saremo in pochi in Italia a leggere Fantascienza, ma se gli editori non ce la pubblicano, sarà dura aumentare. L'amore odio per la Mondadori non è mai stato cosi grande. Gli sono riconoscente perchè è rimasta l'unica a pubblicare con regolarità FS ad un prezzo da edicola ma inizio a non sopportare più la continua riproposizione di ristampe a fronte di una cosi esile pubblicazione di novità. Il mese prossimo avrei voluto su Urania un inedito del ciclo di Mendoza della Baker, non la riproposizione del primo volume. Di ristampe già ne acquisto a volontà su UC e purtroppo pure su Millemondi. Di questo passo, quando ci arriviamo a concludere i cicli di Haldeman o Sawyer o Steele? Arrivo a credere che sarei stato più contento di un aumento del prezzo se mi avessero garantito almeno dodici nuovi titoli l'anno. Forse dovrei investire i soldi spesi per le ristampe di Urania e figlie in un bel corso di inglese
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Anagramma di BIBLIOTECARIO: beato coi libri
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Re:Urania 2013 « Rispondi #66 data: 09 Febbraio 2013, 15:22:33 » |
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Citazione da: bibliotecario il 09 Febbraio 2013, 12:41:54 Forse dovrei investire i soldi spesi per le ristampe di Urania e figlie in un bel corso di inglese
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Questa è un'ottima idea!!!! Ogni tanto leggo robe in inglese, secondo me dopo 20 libri in inglese prendi il ritmo. Mi mangio le mani vedendo cosa esce all'estero. Ho già addocchiato qualche titolo che a breve ordino. La notizia delle ristampe sulla collana principale mi sta facendo venire la bile verde ho accettato tante cose ma questa no, non mi piace Sorry Mondadori ma stai toppando di brutto
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Re:Urania 2013 « Rispondi #68 data: 09 Febbraio 2013, 16:45:37 » |
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******************************************** Traduttore di: 'Fratello della Nave' di Aliette De Bodard; 'Veritas' di Robert Reed; 'La Stanza delle Anime Perdute' della Rusch. Co-traduttore di 'Santiago' di Resnick; di 'Oggi sono Paul' di Shoemaker pubblicato su Quasar, e di 'Base di Settore: Venice' della Rusch. Nel 2020 di M.D.Rivera 'Nel Buio tra le stelle' e 'Il velo delle stelle'. |
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Re:Urania 2013 « Rispondi #70 data: 10 Febbraio 2013, 12:58:28 » |
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Bene. Oggi ho acquistato il mio ultimo Urania da suo collezionista. Era da un po' di tempo che ci rimuginavo sopra: tra lo studio e la professione, i momenti per leggere sono oramai risicati; la sera guardo i libri accumularsi sugli scaffali della libreria e sulla scrivania e sul comodino (li tocco solo per spolverarli); le spese sono aumentate, la qualità è diminuita (il dramma si consuma quando mi trovo a scegliere un nuovo volume da leggere: le novità di Urania sembrano così noiose che delle volte preferisco leggermi un vecchio fumetto). Mi sono detto: la passione per la fantascienza c'è ancora, nascosta sotto la cenere, aspetta tempi migliori. Ed ho aspettato. Avrei voluto interrompere la collezione al cambio di veste grafica, ma ho resistito. Adesso, invece, ci ha pensato Mondadori a vincere ogni resistenza: dal prossimo mese cominciano le ristampe di romanzi e antologie che già possiedo e che già ho letto, spacciati per capolavori (e di certo non li considero tali), sono solo spazio rubato alla mia libreria, soldi buttati in ragione di incomprensibili scelte editoriali. Beati coloro che li comprano e li leggono per la prima volta, io però non ho nessuna voglia di farlo di nuovo.
Credevo che la serie che per prima avrei abbandonato sarebbe stata Urania Collezione, perché col tempo ho recuperato un bel po' di Urania vecchi e sapevo che ad un certo punto il numero dei "doppioni" mi avrebbe fatto desistere dall'acquisto. E però c'è da dire che le uscite di UC sono decisamente migliori di quelle della collana madre, perciò se doppioni devono essere, che siano almeno di qualità!
Oggi, 10 febbraio 2013, a dieci anni dalla sua nascita, muore il collezionista di Urania. Dal prossimo mese, comprerò soltanto quello che mi ispirerà - perché, come ho detto, la passione per la fantascienza c'è ancora, è nascosta, aspetta tempi migliori.
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« Ultima modifica: 10 Febbraio 2013, 12:59:45 di Darkyo » |
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Sto leggendo Epix su Urania.
"Dio è ciò che la mente diviene quando arriva al di là della nostra comprensione." Freeman Dyson |
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Re:Urania 2013 « Rispondi #71 data: 10 Febbraio 2013, 14:55:04 » |
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Mi accodo all'intervento qui sopra.
Anche io e per gli stessi motivi (più per spazio che economici per fortuna al momento), ho deciso di comprare come inedito solo quello che mi attrae e che ritengo meritevole, basta collzionismo non ragionato.
Ho deciso di allargare gli orizzonti ad altri editori meritevoli di attenzione, i vari Dellavigna, Delos, Gargoyle, Fanucci e via dicendo.
Se proprio nel tempo dovessi "soffrire" per i buchi nell'amata collezione Urania mi rivolgerò all'usato senza tanti patemi.
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