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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | Urania Mondadori | Discussione: I libri di Maxpullo 2011 «prec succ»
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  Autore  Discussione: I libri di Maxpullo 2011  (letto 18427 volte)
AgenteD


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Re:I libri di Maxpullo 2011
« Rispondi #120 data: 26 Agosto 2011, 12:48:35 »
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Certo, ognuno ha i propri gusti, e bisogna leggere con indipendenza di giudizio, ma notare una totale indentità di vedute leggendo il tuo commento su "Gli amanti di Siddo" - "...un classico da non perdere"- riscalda il cuore anche se fa molto caldo di suo ,e fa sentire "vicine" delle persone che non si conoscono fisicamente...
In quest'estate ho poi anche molto apprezzato "Polvere di luna " di Clarke...

Un "Grazie" infuocato
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Re:I libri di Maxpullo 2011
« Rispondi #121 data: 29 Agosto 2011, 21:39:13 »
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Fantamore: leggere per credere

A volte un libro non ti attira proprio: il titolo e la trama in quarta di copertina ti danno l'idea della storia che proprio non ti interessa leggere oppure che ti riservi di leggere quando proprio non avrai di meglio. Ma i commenti ed i consigli degli altri servono proprio a questo: a farti guardare un po' oltre i tuoi pregiudizi ed a suscitarti quel tanto di curiosità che basta a farti tirar giù il libro dalla sua nicchia per fargli vivere assieme a te l'emozione della lettura.
E' quanto mi è successo con il romanzo di Philip Josè Farmer, "Gli amanti di Siddo", Urania Collezione 063, una delle piacevoli sorprese di questa quantomai intensa estate di letture.

  Fa sorridere pensare allo scandalo che questa storia fece all'epoca della sua apparizione e viene da riflettere sul al fatto che prima di vedere la luce dovette subire diversi rifiuti da parte degli editori; al giorno d'oggi tematiche come quelle proposte da Farmer possono apparire superate ed anacronistiche: in una società in cui i costumi si dicono assolutamente liberi l'amore di Siddo tra un uomo ed un'aliena appare cosa niente affatto degna di provocare scandalo.
Eppure, riflettendo su certe tendenze xenofobe dei nostri giorni, su una certa qual recrudescenza di fenomeni nazionalistici, viene da chiedersi se le cose stiano davero così: quindi, prima di bollare questo romanzo come "datato" o come espressione di un tipo di fantascienza "ribelle" ormai fuori moda, proviamo a domandarci cosa proveremmo se la nostra italianissima figlia si presentasse a casa con il Sidney Poitier del caso e ce lo presentasse come fidanzato.
Il romanzo di Farmer è una storia delicata e crudele, una storia che si può leggere come il manifesto della ribellione contro un sistema reazionario e frustrante, ma anche come una bellissima parabola d'amore e morte, una favola senza tempo.
Particolarmente notevole la descrizione del processo di riproduzione della lathitha, motivo in più di fascino per un libro già abbastanza spettacolare

Questo libro non solo conferma Farmer tra i miei autori preferiti, ma conferma anche che quando un autore si cimenta con l'argomento del fantamore, difficilmente scriverà una storia banale: come già Matheson (Appuntamento nel tempo), Harness (Astronave senza tempo) e Maine (Rischio calcolato), anche Farmer ci regala una storia che difficilmente si può dimenticare.
Un vero classico da non perdere (che troverà senza dubbio posto nella mia collana ideale) per la cui lettura devo ringraziare tutti quelli che me lo hanno consigliato, AgenteD in primis che tra tutti i lettori di questa mia rubrica è uno dei più fedeli.
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Re:I libri di Maxpullo 2011
« Rispondi #122 data: 30 Agosto 2011, 13:45:17 »
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Citazione da: maxpullo il 29 Agosto 2011, 21:39:13

...AgenteD in primis che tra tutti i lettori di questa mia rubrica è uno dei più fedeli.


Troppo buono... Leggere la tua rubrica per un appassionato di fantascienza è un... dovere morale
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Re:I libri di Maxpullo 2011
« Rispondi #123 data: 11 Settembre 2011, 18:52:52 »
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Non tutti i Vance riescono con buco...

Questa estate ho letto tantissimi veri capolavori: da "Giù nella cattedrale" e "La svastica sul sole" di Dick a "Gli amanti di Siddo" di Farmer, passando per "Fahrenheit 451" di Bradbury e "Infinito" di Simak; quasi ognuno di questi libri è scivolato via con quel gusto e quel piacere di lettura che solo i capolavori ti sanno lasciare ed il bilancio delle letture estive può dirsi pienamente soddisfacente.
Nonostante questo ci sono state alcune note stonate che davvero non mi sarei aspettato, la più clamorosa delle quali proprio da uno dei miei autori preferiti, Jack Vance, che, con la sua trilogia di Durdane, mi ha mostrato un insospettabile "lato B" della sua produzione; i tre romanzi, raccolti nel volume "Il mondo di Durdane", edizioni Euroclub, hanno la fastidiosa caratteristica di risultare dapprima appassionanti, per poi scivolare in una confusa e noiosa banalità che lascia l'amara sensazione di aver letto qualcosa di assolutamente inutile e fine a se stesso.

     "Il mondo di Durdane", il primo romanzo del ciclo, è abbastanza buono anche se per chi ha già letto il ciclo di Tschai e quello dei Principi Demoni, esso potrà forse sembrare un po' fiacco. Su Durdane, infatti, non c'è nè la variopinta varità razziale del pianeta Tschai e nemmeno c'è quella grandiosa vastità che sottende un po' tutta la galassia in cui è ambientata la saga di Gersen. Eppure, questo pianetino popolato (per questo primo capitolo) solo da uomini e suddiviso in comunità più o meno distinte tra loro, riesce ugualmente ad ispirare quella giusta dose di fascino che invoglia alla lettura.
Con il consueto stile rapido e lineare Vance non si dilunga in spiegazioni, ma, come al solito, lascia cadere fatti e tradizioni lì, come se fosse roba di tutti i giorni, mettendo solo qualche noticina qua e là per spiegare termini altrimenti incomprensibili: in questa maniera egli riesce a costruire un mondo partendo praticamente dal nulla, facendolo vivere al lettore, tuffandocelo direttamente dentro ed invitandolo a guardare quello che c'è.
Si finisce quindi coinvolti nell'epopea del giovane protagonista quasi senza accorgersene, è si è praticamente costretti a vivere al sui fianco le sue avventure in un mondo quantomeno bizzarro e governato da un uomo la cui identità è segreta, l'Anome.
L'unica nota stonata del libro è la consueta "facilità" con cui il protagonista riesce a districarsi e ad ottenere ciò che vuole, acquisendo avventura dopo avventura, grazie alla propria astuzia, sempre più potere sui suoi avversari, ma questa è una caratteristica propria delle storie di Vance, più che un difetto.
Un romanzo buono e avvincente che lasciava ben sperare per i successivi.

I primi problemi iniziano a presentarsi con "Il popolo di Durdane", secondo capitolo della trilogia; il libro parte benissimo e con un crescendo di trovate mirabolanti ci proietta alla scoperta di quei particolari del pianeta Durdane rimasti incogniti nel primo volume. Da apprezzare in modo particolare la narrazione dell'evoluzione della politica del maggior continente del pianeta e del conseguente passaggio dalla realtà cantonale governata in modo approssimativo dall'Anome ad una forma di governo più vicina ad una idea di giustizia e libertà: la trasformazione del pianeta e la reazione alla misteriosa invasione dei tremendi Roguskoi passano, infatti, da un nuovo concetto di unità e di coscienza civile che corrisponde al riscatto dei valori dell'esistenza umana.
Purtroppo il romanzo cala bruscamente nel finale perchè Vance, anzichè semplificare e chiudere in bellezza con l'epica lotta di conquista della libertà da parte del popolo di Durdane, continua ad introdurre nuovi elementi, lasciando intuire un mistero cosmico di chissà quali proporzioni sino al punto da non riuscire più a gestire bene la narrazione, facendo sparire alcuni personaggi che sembravano avere un ruolo importante e facendo subire al proprio protagonista un inspiegabile cambiamento di indole, destinato a ripercuotersi tragicamente nelle vicende del volume conclusivo.
Discreto e godibile, ma in discesa rispetto al primo capitolo.

Con un inspiegabile cambio di registro ed un quantomai inopportuno "tuffo nello spazio", lontano dalla superficie del pianeta Durdane, Vance finisce, con il terzo capitolo della trilogia, per rovinare quasi del tutto quella che poteva essere una storia avvincente e ricca di fascino.
Il vero problema di fondo di "Asutra" è il fatto di vedere una trama che continua ad arricchirsi pagina dopo pagina, in una sorta di folle frenesia narrativa in cui i misteri continuano ad accavallarsi sino ad un finale convulso che non solo non scioglie tutti i nodi, ma delude per la triste sorte del protagonista, "vittorioso quasi per caso" e proiettatto alla infruttuosa ricerca di un qualcosa che nemmeno lui (e nemmeno l'autore probabilmente) sa cosa sia.
L'impressione è che Vance si sia lasciato prendere un po' troppo la mano e così, alla fine, le picaresche avventure di Gastel Etzwane, inserite in un non ben precisato conflitto cosmico, finiscono per apparire frenetiche ed insensate al punto che ci si domanda come sia possibile che un ciclo iniziato così bene finisca con una frittata di queste proporzioni dopo essersi sgonfiato inesorabilmente un capitolo dopo l'altro.

Voglio essere sincero con me stesso sino in fondo: se sulla copertina non ci fosse stato il nome di Vance, non sono certo che la valutazione finale sarebbe stata di sufficienza...
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Re:I libri di Maxpullo 2011
« Rispondi #124 data: 19 Settembre 2011, 18:08:52 »
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Il suggerimento di Ernesto

Anno 2009. Il treno sta riportando noi "trifinauti" indietro dopo l'escursione a Venezia. Davanti a me nello scompartimento c'è Ernesto Vegetti e, per la prima ed unica volta nella mia vita, ho l'occasione di parlare con lui di libri. L'argomento scivola subito sulle letture preferite e quando sente che il romanzo che amo di più è "La porta sull'estate" di Heinlein, mi suggerisce di leggere "Stella doppia", un titolo che nella mia abissale ignoranza non conoscevo neppure.
Lo ringrazio del suggerimento e gli dico che quando lo leggerò gli farò senz'altro sapere la mia impressione.
Il tempo passa: Ernesto non c'è più e "Stella doppia", che posseggo nell'edizione di Urania Collezione numero 031, rimane nella libreria, in attesa che arrivi il suo momento.
Arrivano Silvia ed Arianna e l'attesa, complice anche il timore di rimanere deluso dal libro, si allunga.
Ma una promessa è un debito e qualche giorno fa arrivano la lettura ed il relativo commento. Eccolo.

     Il tema dell'attore "imprigionato" nella sua parte è molto vecchio: "lo spettacolo deve continuare", il mitico "show must go on", motto e imperativo di tutti gli artisti di un certo spessore, finisce spesso per sottendere anche la vita della gente comune, spesso imprigionata in maschere che ne condizionano l'agire.
In questo inconsueto e pirandelliano dramma fantascientifico, il protagonista si trova a dover impersonare un importante uomo politico temporaneamente impossibilitato a svolgere le sue funzioni: il suo ruolo di controfigura, spinto alle più estreme conseguenze, finirà per innescare un processo irreversibile di immedesimazione fino al sorprendente e commovente finale.
Come accade in gran parte dei romanzi di Heinlein, gli aspetti fantascientifici sono qui ridotti all'osso ed utilizzati esclusivamente per dipingere una sorta di palcoscenico ideale per la recita di un dramma dai risvolti umani profondissimi, un dramma che, tra l'altro, non è difficile considerare come una sorta di "rivisitazione" in chiave fantascientifica dell'Enrico IV di Pirandello, opera che ho sempre apprezzato e con cui il presente romanzo ha più di un punto di contatto.
Un capolavoro che, vivendo sulla base di ideali e sentimenti umani, difficilmente potrà mai tramontare o essere considerato "superato".

Adesso è il 2011. Vorrei che Ernesto fosse ancora tra noi per ringraziarlo del suggerimento e per dirgli che la penso come lui: che "Stella doppia" è un vero capolavoro, un libro da consigliare agli amici di vecchia data ed a quelli appena conosciuti.
Magari con l'occasione potremmo parlare anche de "I capolavori di Maxpullo" e sono certo che la collana trarrebbe senza dubbio giovamento dai suoi suggerimenti.
Ma non posso farlo ed allora approfitto di questo spazio per raccontare questi miei pensieri a tutti voi e per condividere ancora una volta il ricordo di una persona speciale.
« Ultima modifica: 19 Settembre 2011, 18:09:23 di maxpullo » Loggato
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Re:I libri di Maxpullo 2011
« Rispondi #125 data: 19 Settembre 2011, 18:42:03 »
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Re:I libri di Maxpullo 2011
« Rispondi #126 data: 22 Novembre 2011, 19:40:29 »
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Le parole che non vi ho detto

Sono passati ormai due mesi dall'ultima recensione apparsa su questo thread: e sono stati due mesi in cui mi sono preso del tempo per riflettere principalmente perchè non volevo rassegnarmi all'inevitabile.
Ma la verità è che al momento non ho più il tempo necessario da dedicare a questa rubrica: le idee ci sarebbero pure, gli aneddoti per ciascuna lettura anche, ma purtroppo devo fare il conto con una nuova attività lavorativa che mi impegna gran parte della giornata, con due bimbe che crescono (per tacer della moglie) e soprattutto con l'interessantissima sfida posta dall'essere diventato webmaster.
Continuerò a gestire la mia collana virtuale e continuerò anche ad inserire nuovi commenti e recensioni nel db, ma per il momento la rubrica "I libri di Maxpullo" viene congelata, in attesa di una primavera che al momento non saprei dire quando si presenterà.
E affinchè questo commiato non sia troppo triste vi anticipo alcune delle idee che prima o poi verranno messe in pratica quando la rubrica risorgerà: ci saranno una scheda sui robot ribelli e non, una scheda sui morbi più o meno terrificanti immaginati dalla sf, ci sarà la prosecuzione delle schede sulle catastrofi, sulle creature aliene, sulla fantascienza/religione e sui libri della mamma e ci saranno naturalmente tutti i nuovi aneddoti legati alla mia nuova vità da papà... ma ci sarà tempo.
E, come disse Lovecraft, ricordate che: non è morto ciò che in eterno può attendere.

A presto
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Re:I libri di Maxpullo 2011
« Rispondi #127 data: 22 Novembre 2011, 19:49:33 »
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Nooooooooo!!!
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Re:I libri di Maxpullo 2011
« Rispondi #128 data: 23 Novembre 2011, 10:51:29 »
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Citazione da: maxpullo il 22 Novembre 2011, 19:40:29

non è morto ciò che in eterno può attendere.


Ma noi non siamo eterni, quindi vedi di tornare presto!
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Re:I libri di Maxpullo 2011
« Rispondi #129 data: 23 Novembre 2011, 12:44:38 »
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Aspetto con ansia gli "aneddoti legati alla tua nuova vita da papà" !!!


... me la rido.... ma mi trovo nella tua stessa identica fase, e la mia bimba ha la stessa età delle tue... ecco ... me la rido perchè tu devi appunto moltiplicare per 2 !!   


ovviamente scherzo!
Ma attendero' con ansia le nuove proposte di Maxpullo !
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Re:I libri di Maxpullo 2011
« Rispondi #130 data: 23 Novembre 2011, 13:18:55 »
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... Ok, rassegnamoci all'inevitabile... ma visto che fa freddo, aspetto con ansia la primavera!
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Re:I libri di Maxpullo 2011
« Rispondi #131 data: 29 Dicembre 2011, 14:32:35 »
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Un anno "diverso"

Non potevo lasciare questa rubrica senza il post di fine anno, un riepilogo di questo anno di letture molto "diverso" e particolare, non soltanto per i quattro occhietti che scrutano avidamente ogni libro che prendo in mano (per farlo a pezzi suppongo ), ma anche per la decisione (di cui non sono assolutamente pentito) di discostarmi un po' dalla cara collana "Urania" per seguire le orme dei classici della SF (troppo spesso inspiegabilmente assenti).
Di seguito il riepilogo delle letture di questo 2011 (salvo sorprese non credo di finire "Cantata spaziale" di Laffery prima di San Silvestro) con le relative valutazioni (alcune per eccesso perchè spesso tendo ad essere buono) e la media finale.
In grassetto i più belli!

E un'altra cosa... (COLFER) - 7
Polvere di Luna (CLARKE) - 8
Il paradosso del passato (SILVERBERG) - 6,5
Venere più X (STURGEON) - 7
Novilunio (LEIBER) - 6,5
Le due facce del tempo (SILVERBERG) - 7
I figli di matusalemme (HEINLEIN) - 6,5 (di stima)
Condominium (BALLARD) - 8
Signore della luce (ZELAZNY) - 6,5
Il cacciatore di androidi (DICK) - 9
Le avventure di Magnus Ridolph (VANCE) - 6,5 (di grande, grandissima stima)
Gladiatore in legge (POHL/KORNBLUTH) - 6,5
Quoziente 1000 (ANDERSON) - 6,5 (di stima)
2001 odissea nello spazio (CLARKE) - 9
2010 odissea due (CLARKE) - 9,5
2061 odissea tre (CLARKE) - 8,5
3001 odissea finale (CLARKE) - 6,5
Il pianeta del silenzio (LEM) - 7
Il villaggio dei fiori purpurei (SIMAK) - 6,5 (di stima)
Il terrore dalla sesta luna (HEINLEIN) - 7,5
Il seme tra le stelle (BLISH) - 8
Signore dei sogni (ZELAZNY) - 7,5 (finalmente!!!!!)
Eden (LEM) - 6,5 (di stima)
Notte di luce (Farmer) - 7,5
Creature della luce e delle tenebre (ZELAZNY) - 4,5 (perchè sono buono)
Fantasma 5 (SHECKLEY) - 9
Il segreto degli Slan (VAN VOGT) - 8
Giù nella cattedrale (DICK) - 9 (forse un po' severo)
Il ladro delle stelle (ROCKLYNNE) - 6 (di stima)
Shadrach nella fornace (SILVERBERG) - 7,5
Il mondo di Durdane (trilogia di VANCE) - 6,5 (di stima)
I.N.R.I. (MOOOOOOOOORCOCK) - 5
La svastica sul sole (DICK) - 8
Io l'immortale (ZELAZNY) - 6 (di stima)
Il grande tempo (LEIBER) - 5 (di stima)
Il robot che sembrava me (SHECKLEY) - 7
Pianeta Morphy (ROGOZ) - 7,5
Rex tremendae maiestatis (EVANGELISTI) - 7,5 (di stima)
Infinito (SIMAK) - 9,5
Gli amanti di Siddo (FARMER) - 9
Fahrenheit 451 (BRADBURY) - 9
L'undicesimo comandamento (DEL REY) - 8,5
La valle degli dei (HAMILTON) - 6
Utopia andata e ritorno (DICK) - 6 (di stima)
Stella doppia (HEINLEIN) - 8
I testimoni di Joenes (SHECKLEY) - 6,5
Mai toccato da mani umane (SHECKLEY) - 7,5
Il difficile ritorno del signor Carmody (SHECKLEY) - 7
Gli orrori di Omega (SHECKLEY) - 8
Ma che pianeta mi hai fatto (SHECKLEY) - 6
Galassia che vai (RUSSELL) - 6 (di stima)
I mercanti dello spazio (POHL/KORNBLUTH) - 8
Le navi di Pavlov (POHL) - 5
Scorrete lacrime, disse il poliziotto (DICK) - 8
Un cantico per Leibowitz (MILLER) - 9
Alpha Aleph (POHL) - 8
I robot non hanno la coda (KUTTNER) - 8
Le argentee teste d'uovo (F. LEIBER) - 6
Le ali della mente (T.M. DISCH) - 6,5
La mano sinistra delle tenebre (U.K. LE GUIN) - 5,5 (di stima)
Sfida al cielo (B. SHAW) - 9,5
Attacco al cielo (B. SHAW) - 8
LUI E' LEGGENDA! (AAVV) - 4,5
Il tunnel sotto il mondo (F. POHL) - 6,5
I mondi dell'ignoto (B. SHAW) - 7
Il marziano in soffitta (F. POHL) - 6,5
Il dottor futuro (P.K. DICK) - 7

Totale libri: 67, media: 7,1

Tutto sommato un'annata di letture molto positiva, con ben tre romanzi che entrano di diritto nella mia "top ten" di sempre:
2010 Odissea due di Clarke
Infinito di Simak
Sfida al cielo di Shaw
« Ultima modifica: 29 Dicembre 2011, 14:35:42 di maxpullo » Loggato
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Re:I libri di Maxpullo 2011
« Rispondi #132 data: 29 Dicembre 2011, 15:52:42 »
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Citazione da: maxpullo il 29 Dicembre 2011, 14:32:35

....
Totale libri: 67, media: 7,1

Tutto sommato un'annata di letture molto positiva, con ben tre romanzi che entrano di diritto nella mia "top ten" di sempre:
2010 Odissea due di Clarke
Infinito di Simak
Sfida al cielo di Shaw



Sei troppo buono... Francesco ti vorrebbe come suo professore alle medie
Comunque complimenti, per i titoli scelti e per la quantità che sei riuscito a leggere nonostante le gemelline e UM
Io quest'anno non arrivo a 60  mi fermerò a 57
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Re:I libri di Maxpullo 2011
« Rispondi #133 data: 29 Dicembre 2011, 16:39:36 »
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io 54...esclusi i libri universitari però   che con tutte le loro letture e riletture raddoppierebbero il numero di libri letti
P.S. il precedente record era...22! Dell'anno scorso, con il 90% dei libri letti dopo l'estate, ovvero dopo il colpo di fulmine con la SF

TOP 3
Trilogia della Fondazione
La porta sull'estate
Guerra eterna

SORPRESE DELL'ANNO (per me, 'gnurant: libri letti con poche aspettative, ma stupenderrimi)
Nova - Delany
L'uomo disintegrato - Bester

DELUSIONI (libri letti con grandissime aspettative, ma schiferrimi)
Cent'anni di solitudine
Deserto d'acqua - Ballard


Mi fa piacere constatare che anche un lettore di più vecchia acquisizione come Max abbia ancora classici della SF da leggere   
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Re:I libri di Maxpullo 2011
« Rispondi #134 data: 29 Dicembre 2011, 17:27:42 »
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io ne ho letti solo 38

certo che rispetto alla media italiana siamo dei mostri

breve ricerca in internet

"si scopre che coloro che hanno letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi del 2010 sono ben il  46,8% della popolazione italiana sopra i 6 anni"

notare il ben
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