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Discussione: I Libri di Maxpullo 2010 (letto 150765 volte) |
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Re:I Libri di Maxpullo 2010 « Rispondi #240 data: 12 Settembre 2010, 17:01:10 » |
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Resident Evil, la saga infinita - prima parteI puristi della fantascienza, cioè coloro i quali vorrebbero che Urania pubblicasse solo libri con il bollino blu "fantascienza" senza alcuna "contaminazione" da parte di altri generi, quasi certamente non apprezzarono l'iniziativa della creazione di una collana di supplementi contenente i romanzi di Stephani Danelle Perry, tratti dai videogame della serie "Resident Evil" e magari questi stessi puristi, davanti alla loro pubblicazione, storsero un po' il naso, accettando infine di acquistare questi volumetti a scopo puramente collezionistico. Sebbene i gusti e le opinioni non siano in discussione, non si può tuttavia negare che, a distanza di anni dalla sua pubblicazione, la serie di Resident Evil non solo rimanga una delle iniziative più interessanti e coraggiose della collana da un punto di vista strettamente editoriale, ma anche quella che più di ogni altra è stata tesa alla conquista di un nuovo tipo di mercato, di appassionati e di lettori. A mio avviso è, infatti, evidente che il marchio "Resident Evil", tecnicamente un " Media franchise", sia sinonimo di un fenomeno di successo mondiale e che acquistare i diritti di pubblicazione di romanzi con questo marchio voglia dire, in buona sostanza, tentare una operazione di "conquista" di un mercato in grande espansione con la possibilità di attrarre nuovi potenziali lettori anche sulle collane parallele Al di là di queste mie considerazioni, assolutamente personali, ritengo che i romanzi della collana "Urania Resident Evil" rappresentino una delle esperienze più positive della storia editoriale di Urania e che, nonostante l'etichetta di "horror" che gli è stata impropriamente appiccicata dai media, siano storie che in realtà non sono classificabili come appartenenti ad un unico genere, quanto piuttosto romanzi multigenere, in quanto innestano su uno sfondo assolutamente fantascientifico, elementi propri dell'horror, del triller, del poliziesco e del romanzo di azione. Nel corso di quest'anno, dopo aver faticosamente completato la collana, ho letto i sei romanzi nel loro ordine di pubblicazione e devo dire, che a parte qualche perplessità sulla trama e sulla continuity della saga, li ho trovati tutti di buona fattura ed è quindi mia intenzione raccogliere in questa scheda (suddivisa in più parti per motivi di spazio) non soltanto le mie consuete impressioni di lettura sui singoli capitoli della serie, ma anche qualche informazione in più che, come di consueto, potrà essere utile per riuscire ad orientarsi in una delle saghe più interessanti, longeve e controverse della fantascienza. Innanzitutto è indispensabile comprendere il senso del termine "Media franchise", molto ben spiegato su wikipedia di cui riporto la definizione " Il termine inglese media franchise (o più comunemente, franchise) si riferisce alla costruzione di un marchio (o brand) che viene sfruttato per diversi prodotti dell'industria dello spettacolo e dell'intrattenimento, specialmente cinematografica.". Ed è proprio alla diversità dei prodotti che riguardano il marchio stesso che la saga di "Resident Evil", inizialmente nata come un videogioco, deve la sua caratteristica più peculiare e cioè la sua longevità: dal 1996 ad oggi, infatti, sono stati prodotti 25 videogiochi, 5 film di cui uno di animazione ed una serie di 11 romanzi, alcuni tratti dai videogiochi, alcuni tratti dai film ed alcuni, infine, originali e cioè basati su trame indipendenti da videogame o film. E' importante osservare, poi, come ogni elemento di questa saga, sia esso un videogame, un film o un romanzo, possa essere sostanzialmente fruito come una storia a se, contribuendo, grazie a pochissimi elementi di raccordo con le altre storie, ad aggiungere un singolo tassello a quella che, di avventura in avventura, di rivelazione in rivelazione, appare come una vera e propria "saga infinita". La saga di "Resident Evil" quindi non è affatto un ciclo di storie, quanto piuttosto un vero e proprio universo, una saga che, nonostante la semplicità delle sue premesse iniziali e dei suoi elementi distintivi, si sviluppa in un intreccio di notevole complessità, in cui ogni elemento rappresenta uno step utile, ma non indispensabile, per poter arrivare a conoscere il quadro definitivo. Per arrivare a conoscere la verità sulla cospirazione dell'Umbrella e sulla vastità dei suoi abominii genetici, quindi, non basta leggere i sei romanzi pubblicati come supplemento di Urania, nè è sufficiente vedere tutti i film o conoscere le storie di tutti i singoli videogiochi: ogni autore, regista, scrittore, programmatore, ha, infatti, sfruttato a modo suo elementi, personaggi e situazioni dell'universo della saga in modo autonomo ed indipendente dagli altri, attingendo a questo universo per presentarcene una singola sfaccettatura, a volte, magari, senza nemmeno curarsi di garantire la continuity del singolo episodio o di curare per il meglio i raccordi con le avventure precedenti. Riuscire a districarsi nel mondo di Resident Evil è quindi una impresa ardua e forse neppure davvero meritevole dello sforzo: molto meglio quindi leggersi i romanzi e guardarsi gli spettacolari film sin qui prodotti, sperando che la saga progredisca anzichè ripiegarsi su se stessa come una sorta di "Beautiful della fantascienza" e che un giorno si possa finalmente vederne la fine. (... continua ...)
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« Ultima modifica: 12 Settembre 2010, 17:09:47 di maxpullo » |
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Re:I Libri di Maxpullo 2010 « Rispondi #241 data: 12 Settembre 2010, 18:52:16 » |
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Il caldo autunno della Rubrica
Ridendo e scherzando l'estate è passata e l'autunno bussa alle porte... ma quest'anno con il cambio di stagione arriverà ben più di un cambiamento climatico e sono sicuro che molte delle cose che davo per scontate nella mia vita tra poco più di due mesi non lo saranno più. L'arrivo dell'autunno dovrebbe intristire, ma l'approssimarsi del lieto evento tinge questa fase della mia vita di colori brillanti e meravigliosi, sembrandomi il preludio all'attraversamento di una porta sull'estate destinata a rimanere sempre aperta. Ed è in questo morbido autunno che sa di lettini, carrozzine, pagliaccetti e scarpine che, per la prima volta dopo 2 anni mi viene da interrogarmi sul destino di questa mia rubrica, il cui cammino è iniziato il 12 Giugno 2008 e che è diventata per me quasi un appuntamento quotidiano. Da un lato mi chiedo se tra un impegno e l'altro troverò mai il tempo di essere così costante ed assiduo e da un altro mi chiedo se davvero vale la pena di ideare modi sempre diversi per raccontare le mie probabilmente sempre più scarse letture. La voglia di lasciare e di "appendere la tastiera al chiodo" c'è tutta e con essa c'è anche la voglia di chiudere in bellezza, raccontando le ultime storie che ci sono da raccontare sulla mia vita collezionistica, terminando l'e-book di quest'anno e limitandomi, per il futuro, ad inserire i commenti quando ce ne sarà il tempo... Ma, nonostante questa suadente "sirena" (una sirena che, in verità, già mi immagino sorprendentemente stereofonica) che mi tenta e mi sprona al meritato "riposo", c'è anche tanta voglia di andare avanti e di proseguire questa straordinaria avventura... perchè d'altra parte, "I libri di Maxpullo" non è solo una collezione di recensioni, ma anche e soprattutto il riflesso della mia vita sullo specchio di una passione che condivido con voi tutti, quella per la collana Urania e la lettura in genere. In questo caldo autunno della Rubrica mi riservo, quindi, di prendere una decisione definitiva in merito, sperando di trovare il tempo per poter completare la scheda sul ciclo di Resident Evil e, magari, anche di raccontare quegli ultimi episodi che vale la pena di raccontare sulla storia della mia collezione e sui libri che ne fanno parte. Solo in questo modo, dopo aver chiuso la porta sul passato, riuscirò a capire se ci sono le premesse per aprire quella sul futuro. Voi, nel frattempo, restate sintonizzati e saprete Maxpullo
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« Ultima modifica: 12 Settembre 2010, 18:55:12 di maxpullo » |
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Re:I Libri di Maxpullo 2010 « Rispondi #243 data: 12 Settembre 2010, 23:10:59 » |
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Anagramma di BIBLIOTECARIO: beato coi libri
Appena letto: In lettura: Prossima lettura: |
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Re:I Libri di Maxpullo 2010 « Rispondi #246 data: 16 Settembre 2010, 16:06:11 » |
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Max, ma con sti tempi di crisi fai pure il difficile su un posto di lavoro sicuro come Schedatore su UM? Ma roba da matti... Và che prendo su 12 cinesi al posto tuo che fanno schede a cottimo scrivendo al buio e portandosi il riso da casa! COCOCO GT
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Ognuno vale uno, ma chi non partecipa vale zero. |
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Re:I Libri di Maxpullo 2010 « Rispondi #248 data: 16 Settembre 2010, 22:25:35 » |
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Maporc... evvabbè... Tranquilli, tranquilli... la Rubrica continuerà a far parte della mia e della vostra esistenza... è una minaccia!!!! Però per tutta una serie di motivi sarò meno assiduo: prenderò la paternità e mi metterò part time! A parte gli scherzi, per il prossimo anno vedrò di semplificarmi un po' la vita e magari di farmi dare una mano dai grandi della SF... Ma per quest'anno chiudo con Resident Evil e con una piccola sorpresina finale... A presto Maxpullo
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Re:I Libri di Maxpullo 2010 « Rispondi #249 data: 18 Settembre 2010, 08:56:14 » |
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Resident Evil, la saga infinita - seconda parteAll'origine dell'universo di Resident Evil ci sono i mostruosi e disumani esperimenti genetici portati avanti dalla Umbrella Corporation, una società biotecnologica, i cui interessi spaziano in vari campi, includendo la farmaceutica, gli apparecchi medici, la difesa militare, l'ingegneria genetica e le armi biologiche. La Umbrella ed i suoi perversi dirigenti, di fatto, incarnano l'essenza stessa del male e rappresentano il simbolo dell'industria spietata, priva di morale e pronta a tutto pur di poter acquisire profitti e potere. Ed è proprio da uno dei suoi esperimenti più segreti e azzardati che ha origine il micidiale T-Virus, un microorganismo ad altissimo potere infettivo in grado di trasformare gli esseri viventi in vere e proprie macchine assetate di sangue, per qualche verso assimilabili agli zombie della letteratura horror. La saga ha inizio con una fuga di T-Virus da un laboratorio sotterraneo nei pressi della città immaginaria di Raccon City, fuga dalla quale si sviluppa un terribile contagio, dapprima circoscritto nella regione di Arkalay Mountains, teatro di inspiegabili ed atroci atti di cannibalismo, ma destinato in seguito ad espandersi a tutta la città ed oltre. Alle attività della Umbrella si oppongono alcuni membri superstiti della squadra speciale S.T.A.R.S. della polizia locale di Raccon City (Special Tactics And Rescue Service), scampati alla tragedia del contagio, i quali, oltre ad avvicendarsi in una sorta di turn-over nel ruolo di protagonisti di quasi tutte le avventure che compongono la saga, sono anche i personaggi protagonisti dei diversi videogiochi con cui la serie ha avuto inizio. Ogni storia che compone il ciclo di romanzi può di fatto essere ricondotta ad un unico "canovaccio" abbastanza riconoscibile: si parte con la definizione di una missione e poi, di avventura in avventura, si arriva ad acquisire consapevolezza di nuovi elementi dell'inumano complotto ai danni dell'umanità che vede coinvolti i vertici dell'Umbrella. I membri della S.T.A.R.S. quindi saranno di volta in volta impegnati nel duplice obiettivo di riuscire a sopravvivere al contagio ed ai mostri scatenati contro di loro e di acquisire elementi in grado di inchiodare la Umbrella Corporation alle sue responsabilità. | | Nel romanzo di avvio della saga, "Tyrant il distruttore", Urania Resident Evil 1, dopo una breve introduzione in cui i protagonisti vengono presentati quel tanto che basta per un minimo di caratterizzazione, si viene immediatamente proiettati in una straordinaria avventura, ricca di ritmo ed azione che promette benissimo per i futuri sviluppi delle storie successive. La missione a Villa Spencer, iniziata come una normale indagine su alcuni omicidi, porta, infatti, i membri della S.T.A.R.S. a confrontarsi con una serie di creature mostruose, sempre più micidiali, frutto degli esperimenti genetici dell'Umbrella ed a prendere atto di una serie dei più atroci crimini contro l'umanità che siano mai stati commessi. La trama del romanzo ricalca abbastanza fedelmente quella del videogioco (Resident Evil 1) e ne condivide quello sviluppo passo-passo che è la sua caratteristica principale: i protagonisti, infatti, non sanno assolutamente nulla di quello cui stanno andando incontro e si muovono in ambienti bui ed ed ostili potendo contare solo sulla loro forza, sulla loro intelligenza e sulle proprie armi, acquisendo via via maggior consapevolezza circa l'entità della minaccia che grava su Raccon City e sulla portata delle sue conseguenze. Nonostante l'atmosfera da videogame sparatutto ed il ritmo serrato possano inizialmente sconcertare, questo romanzo iniziale gode moltissimo di una sorta di "effetto sorpresa" che lo rende particolarmente gradevole alla lettura e certamente migliore di quanto non sia in realtà, facendolo alla fine risultare uno dei migliori dell'intero ciclo. |
I libro " Tyrant il distruttore", di fatto, rappresenta anche l'unico momento in cui la cronologia dei videogame e quella delle storie del ciclo di romanzi sono tra loro perfettamente allineate: quasi una sorta di "momento zero" prima dell'immane big bang da cui la saga avrà il definitivo sviluppo e che porterà i videogame ed i libri a percorrere spesso strade differenti. Ci saranno ancora certamente dei punti di contatto, ma, dopo questa felicissima "novelization", Stefani Danelle Perry e gli altri autori che si sono cimentati nell'opera di arricchimento della saga, avranno acquisito sufficiente familiarità con gli elementi dell'universo di Resident Evil, da poter arrivare a produrre vicende anche del tutto nuove, non necessariamente correlate con gli eventi dei videogame. Altra storia ancora quella dei film che rappresentano un filone ancora più a se stante e che condividono con romanzi e videogiochi solo alcuni episodi e qualche personaggio, spesso addirittura riducendolo quasi al ruolo di "comparsa", come accade a Jill Valentine in " Resident Evil: Apocalypse" del 2004 , tanto per garantirsi quel minimo di continuità con le trame precedenti. (... continua ...)
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« Ultima modifica: 18 Settembre 2010, 08:59:04 di maxpullo » |
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Re:I Libri di Maxpullo 2010 « Rispondi #250 data: 18 Settembre 2010, 09:09:21 » |
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Citazione da: maxpullo il 18 Settembre 2010, 08:56:14 quasi una sorta di "momento zero" prima dell'immane big bang da cui la saga avrà il definitivo sviluppo e che porterà i videogame ed i libri a percorrere spesso strade differenti.
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Un fenomeno molto intrigante, perlomeno da lettori adulti (da ragazzi, mi pare che la discrepanza irriti un po'). Accadde lo stesso già ai tempi gloriosi di Goldrake: a parte le nette somiglianze nel primo episodio, con il procedere del tempo si allargava sempre di più la forbice narrativa tra il cartone animato, la versione "ufficiale" a fumetti realizzata dallo stesso Go Nagai, l'altra versione "ufficiale" ideata da Nagai ma disegnata da Gosaku Ota, i libri cartonati... per non parlare dei fumetti prodotti direttamente in Italia. In particolare, il finale della serie di Ota è l'opposto di quello del cartoon: a causa della degenerazione della società, per il bene della Terra, Goldrake contribuisce a sterminare l'umanità!!!
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Re:I Libri di Maxpullo 2010 « Rispondi #251 data: 19 Settembre 2010, 11:24:13 » |
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Resident Evil, la saga infinita - terza parteGià con il secondo romanzo della serie Stephani Danelle Perry rivendica la sua autonomia di autrice. Il libro " Caliban Cove", Urania Resident Evil 2, infatti, nonostante le apparenze, è a tutti gli effetti una storia a se stante, una digressione che, a parte la situazione ed i personaggi coinvolti, non ha riscontro in nessuno dei videogiochi Capcom sin qui prodotti. | | Ma quando lessi il romanzo la prima volta, sinceramente, ignoravo tutto ciò, al punto che, credendo che "Caliban Cove" traesse origine da un videogame, scrissi il seguente commento.
La naturale impressione di trovarsi dentro un videogioco "sparatutto" in cui i protagonisti affrontano un livello dopo l'altro, scoprendo i segreti della base di Caliban Cove a mano a mano che procedono, è fortissima e l'esperimento di tradurre in romanzo la trama del videogioco, ancorchè felice, è riuscito meno bene di quanto non fosse per il primo capitolo. Molto probabilmente, rispetto al primo romanzo, viene a mancare un po', a mio avviso, quell'effetto sorpresa che era stata invece la caratteristica principale del capitolo precedente. Intendiamoci, c'è tantissima azione, suspense e dovizia di creature mostruose, ma la sensazione più persistente durante la lettura è stata quella di una storia scritta seguendo una sorta di "canovaccio" in cui i paragrafi si snodano senza eccessive sorprese verso l'inevitabile e scontata conclusione. Ho avuto anche l'impressione di una trama poco omogenea: tantissime pagine vengono spese per le riflessioni ed i pensieri dei protagonisti senza che l'azione vada avanti in modo significativo, poi nel convulso finale succede di tutto, al punto che si ha l'impressione che l'autrice abbia dovuto "allungare il brodo" nei primi paragrafi per riuscire a celare i difetti di una trama leggerina e banale. Un buon romanzo, ma spero di trovare migliori i capitoli successivi.
Prendendo spunto dal commento, quindi, si può quasi dire che la Perry sia stata molto brava ed abile nel riprodurre le atmosfere e le peculiarità proprie di un videogioco, un po' meno, a mio avviso, nel riuscire a creare una trama coinvolgente e appassionante. |
Il successivo Romanzo, " La città dei morti", Urania Resident Evil 3, è invece la novelization del secondo videogioco della serie, Resident Evil 2, e, dopo la poco appassionante escursione sull'isola di Caliban Cove, ci riporta nuovamente indietro a Raccon City, ma stavolta per farci vivere in pieno l'orrore della città dopo la diffusione del contagio del T-Virus. | | Protagonisti della vicenda sono Claire Redfield, sorella di Chris Redfield, membro della S.T.A.R.S. nonchè personaggio del primo libro e Leon Kennedy, neoassunto della polizia locale di Raccon City, giunto in città per il suo primo, sfortunatissimo, giorno di lavoro. Come per il primo romanzo, il pericolo non è immediatamente chiaro ai due protagonisti, che dovranno perciò scoprire, a loro spese e passo dopo passo, l'orrendo mistero che si cela dietro l'atroce trasformazione dei cittadini di Raccon City in orribili mostri. Le storie dei due agenti sono destinate ad intrecciarsi più volte nel corso dell'avventura, ma senza coincidere perfettamente, ricalcando in modo fedele i quadri ed i livelli che i loro corrispettivi protagonisti devono affrontare nel corso del videogame da cui il romanzo è tratto. E mentre Claire farà la conoscenza di Sherry Birkin, figlia di William Birkin, uno degli scienziati dell'Umbrella responsabili della creazione del virus, Leon incontrerà una misteriosa donna orientale dal nome di Ada Wong, personaggio molto controverso ed affascinante la cui missione è quella di recuperare un campione di un altro virus ancora più pericoloso del T-virus, il G-virus, che anzichè trasformare l'ospite in uno zombie, è in grado di alterarne la struttura biologica, trasformandolo in una vera e propria macchina da combattimento, assai più formidabile e mostruosa del Tyrant del primo libro. Nonostante la trama articolata, i nuovi sviluppi della vicenda ed i continui colpi di scena, tuttavia, la lettura non mi ha convinto sino in fondo ed il mio commento, qui sotto riportato, è la fedele testimonianza di questa mia accoglienza in verità un po' freddina al romanzo stesso.
Il terzo capitolo della serie aggiunge poco o nulla ai due precedenti e si apprezza quasi esclusivamente per la capacità dell'autrice di riuscire a descrivere in modo magistrale l'azione serrata che contraddistingue la vicenda. Nuovi protagonisti, un nuovo scenario e nuovi mostri rendono l'azione un po' troppo avulsa dal contesto ed il raccordo con le altre storie del ciclo è affidato quasi esclusivamente a brevissimi accenni relegati nell'introduzione e nell'epilogo, ma, superato lo smarrimento iniziale, la storia finalmente decolla e la lettura si fa avvincente. | Sicuramente un buon romanzo, anche considerato che la trama è quella di un videogioco, ma spero che i capitoli successivi risultino più appassionanti.(... continua ...)
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Re:I Libri di Maxpullo 2010 « Rispondi #252 data: 20 Settembre 2010, 22:15:58 » |
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Resident Evil, la saga infinita - quarta parteLeggendo il quarto capitolo della saga, si ha quasi l'impressione che l'autrice abbia voluto rinunciare in parte alle prerogative caratteristiche degli altri romanzi della serie. | | | Sebbene, infatti, "L'orrore sotterraneo", Urania Resident Evil 4, sia un romanzo autonomo, non vincolato cioè allo schema di uno dei videogiochi, si può ben dire che esso si discosti sensibilmente sia da "Caliban Cove" che dagli altri due romanzi precedenti, risultando alla fine meno adrenalinico, ma sicuramente con una marcia in più, perchè riesce ad alternare i consueti momenti di azione con situazioni e dialoghi che finalmente iniziano a portare un po' di chiarezza sulle macchinazioni dell'Umbrella Corporation, svelando parte dei retroscena della vicenda. L'altro motivo per cui questo romanzo si fa apprezzare particolarmente è la magistrale e maestosa sfilata di mostri che riesce a proporre, in alternativa ai soliti stucchevoli e rivoltanti zombie: ci sono mostri per tutti i palati e per tutti i gusti, vere e proprie macchine da guerra, orribili, allucinanti e naturalmente cattivissime, anche se tutte risultano avere alla fine un imprevedibile punto debole che i nostri eroi della S.T.A.R.S. riescono sempre sfruttare a proprio vantaggio. Insomma, mentre i primi tre romanzi vivono un po' di vita propria e sono degli allegri e divertenti "sparatutto", tutta azione e poche chiacchiere, questo quarto capitolo appare un po' più equilibrato e si apprezza soprattutto perchè si inizia a familiarizzare meglio con ambiente, situazioni e personaggi. A mio avviso questo è il miglior romanzo, almeno se ci si limita alla serie pubblicata su Urania. |
Ma se " L'orrore sotterraneo" sembra preludere ad uno scoppiettante finale della saga, con la rivelazione delle atrocità dell'Umbrella e la sua distruzione, i due romanzi successivi rimettono tutto in discussione, finendo in parte per sconcertare il lettore che si trova nuovamente di fronte a situazioni che hanno spesso il sapore del "deja-vu", come se le avventure precedenti non fossero servite a nulla. | | Con il romanzo "Nemesis", ispirato al videogame Resident Evil 3 e pubblicato nel rarissimo Urania Resident Evil 5, la sequenza temporale della saga sin qui raccontata dalla Perry va, infatti, definitivamente fuori fase: l'avventura ci fa tornare diversi passi indietro, facendoci ritrovare di nuovo nella Raccon City devastata dal contagio, per narrarci una avventura parallela a quella visuta da Claire e Leon ne "La città dei morti". Ma il disappunto per la rivelazione che la saga assai probabilmente non si concluderà dura pochissimo: il ritorno sulla scena di una romanticissima Jill Valentine, già protagonista delle prime avventure, accompagnata da un altrettanto romantico eroe latino e soprattutto dall'aberrante evoluzione del Tyrant che da il titolo al romanzo, fanno si che il romanzo decolli come i precedent, lasciando poco spazio alla riflessione. La continuity con i romanzi precedenti è comunque garantita dall'epilogo della storia, nonchè da una serie di flashback e da qualche episodio qua e là che serve da raccordo con "Tyrant il distruttore" e con "La città dei morti". Dopo la pantagruelica abbuffata di mostri de "L'orrore sotterraneo", inoltre, bisogna dire che in questa storia le creature sviluppate dalla follia dell'Umbrella sono assai carenti per quanto riguarda la varietà, ma è sufficiente immaginare l'effige dell'indistruttibile Nemesis che vaga per le strade, gridando "Starrrrrssss" e dando la caccia a Jill Valentine, perchè il piatto della bilancia della mostruosità ritrovi un po' del suo equilibrio. |
Certamente " Nemesis" non è il miglior romanzo della serie, ma è comunque una storia avvincente che arricchisce la saga di nuovi personaggi e nuove situazioni e se si abbandona la pretesa di voler vedere subito come finisce l'avventura principale e si è disposti ad attendere eventuali sviluppi futuri, alla fine il libro, nonostante le enormi difficoltà di reperimento su bancarelle reali e virtuali, vale completamente il tempo di lettura. (... continua ...)
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« Ultima modifica: 20 Settembre 2010, 22:22:00 di maxpullo » |
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Re:I Libri di Maxpullo 2010 « Rispondi #254 data: 21 Settembre 2010, 07:42:34 » |
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