Visto il successo del post su Lafferty mi ripeto con Michael Moorcock, raccontando qui le mie due esperienze di lettura e sperando di stimolare risposte, discussioni, proposte.


La scorsa estate ho letto con fatica "I.N.R.I.", che ho trovato fiacco e delirante non solo per la sconclusionata vicenda del protagonista, ma anche per il modo confusionario in cui era scritto il libro: è stato uno dei pochi flop di una annata di letture memorabile. Mi aspettavo un libro originale e dissacrante (sul tipo di "Cristo Marziano" di Farmer) e mi sono trovato impastoiato in una storia banalissima di paradossi temporali infarcita di inutili riferimenti a Jung e scritta male.

In questi giorni invece sto ultimando la lettura de "Il veliero dei ghiacci" che mi ha rivelato un altro Moorcock. Un romanzo suggestivo, appassionante, pieno di azione, avventura e sentimenti, un romanzo che mi sta rievocando il Vance dei tempi di Tschai, con scenari forse meno esotici, ma non per questo meno affascinanti.
La lettura ancora non è terminata, ma penso che difficilmente il romanzo potrà scadere e, così com'è adesso, è destinato ad entrare nell'empireo dei miei preferiti.
E voi che ne pensate?

E la storia di Dorian Hawkmoon ne La grande storia della bacchetta magica uscito in 4 libri tanti anni fa?  

Citazione da: tehom il 12 Gennaio 2012, 12:19:37

Ciao Max, "Il veliero dei ghiacci" è un gioiellino abbastanza misconosciuto di un autore che non ha scritto solo heroic fantasy ma anche ottima fantascienza. Ti consiglio di recuperare il suo "Il corridoio nero", un romanzo abbastanza disturbante e che sembra, col passare del tempo, sempre meno SF...

Ti ringrazio del consiglio: ho letto la trama in quarta di copertina e già mi è salita la febbre per averlo.
E non solo: il tuo commento positivo, infatti, mi ha guidato alla scoperta di "Cantata spaziale", senza contare che il tuo nick mi ha portato a scoprire "Pianeta Morphy" di Rogoz.
Da oggi in poi ti chiamerò "maestro"

Citazione da: gretana il 12 Gennaio 2012, 12:16:40

E la storia di Dorian Hawkmoon ne La grande storia della bacchetta magica uscito in 4 libri tanti anni fa?

Già, molto piacevoli. Pura fantasy barocca, alla Moorcock. Il bello di questo autore è che ti sorprende quasi sempre, è uno che inventa, che traccia strade nuove. Possono piacere o meno, ma sono di certo nuove.

Citazione da: erberto il 14 Febbraio 2012, 09:08:38

D'accordissimo. Magari è la volta buona che nel foglio degli Imperdibili della SF il Veliero acquisisce un altro voto...

Fatto.
Quel foglio è poco in vista.
Mi devo sbrigare a mettere il "mi piace/non mi piace" così magari possiamo (im)portare il foglio nel db...

Ho letto INRI, nessuna emozione, le pagine scivolano stancamente senza un minimo di scintilla fino a spegnersi con la crocifissione scontata.