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Discussione: Alfred Elton Van Vogt (letto 7930 volte) |
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Alfred Elton Van Vogt « data: 24 Marzo 2011, 12:18:33 » |
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Uno dei grandi della Hard SF. Uno dei miei preferiti. Premettendo che gran parte del panorama della SF mi è ancora sconosciuto, posso dire che tra tutti gli autori che conosco Van Vogt occupa un posto particolare ed è certamente tra i miei preferiti. E' vero, il suo stile è un po confuso, le trame non reggono ad analisi critiche,non viene rispettato il dato scientifico... ma dopo tutto sto leggendo fantascienza, voglio che quello che leggo mi sorprenda, mi tenga col fiato sospeso, mi faccia dimenticare dove mi trovo e mi porti dove l'autore mi vuole portare, mi deve stupire... mi deve PIACERE ! E questo Van Vogt riesce a farlo in maniera egregia. E' forse l'autore che piu di tutti esalta il "sense of wonder" che alla fine risulta essere il perchè, il percome, il cosa, la trama, il pilastro, la partenza e la meta di ogni suo romanzo. P.K.Dick afferma di aver letto ogni cosa sia stata scritta, nell'ambito della SF,quando lui era un teen-ager, e tra tutto quello che ha letto l'autore che ricorda con piu piacere e che, afferma, lo ha in parte influenzato è proprio Van Vogt. Dick esalta proprio l'incoerenza e la disomogeneità degli scritti di Van Vogt (con particolare riferimento al ciclo del Non-A). Un'ultima cosa: Coeurl. Una creatura affascinante ed emozionante. Van Vogt riesce a far nascere sentimenti,a dargli un'anima, a far provare ammirazione e compassione senza bisogno di "poesia" o di astrazioni letterarie particolari. Descrive,in maniera quasi fredda, nel suo solito stile... eppure quelle pagine non smettono di emozionarmi !! A voi la parola... consulta A,E. Van Vogt su WIKIPEDIA
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« Ultima modifica: 24 Marzo 2011, 13:27:13 di TRIFIDE-GT » |
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*********************************************************Ho appena letto: Sto leggendo: |
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marben
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Re:Alfred Elton Van Vogt « Rispondi #2 data: 24 Marzo 2011, 14:03:52 » |
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Il mio primo incontro con l'autore canadese avvenne nel lontano 1969 (come del resto l'incontro con Heinlein, Dick, Ballard, Sheckley, Silverberg, Clarke, Bradbury e altri), l'anno in cui, dopo frammentari approcci in età molto tenera (parliamo di 7/8 anni), ormai "maturo" tredicenne iniziai a fare veramente sul serio con la FS. Il primo libro fu Gli uomini ombra, seguito a ruota da Il cervello trappola. L'anno successivo fu la volta di Tutto bene a Carson Planet (La guerra contro i Rull). I due cicli fondamentali, Non A e Isher, li lessi direttamente nelle molto più accurate versioni dell'editrice Nord. Da non perdere assolutamente lo straordinario e suggestivo "fantasy" Il libro di Ptath e l'epica avventura spaziale di Crociera nell'infinito Van Vogt è uno scrittore molto confusionario, le sue trame fanno acqua da tutte le parti, la narrazione è spesso poco logica e incoerente, il suo stile è piuttosto goffo e poco "letterario". Nonostante questi difetti macroscopici Van Vogt è stato, a modo suo, un "grande" della FS. le sue trame ciclopiche e lo straordinario "sense of Wonder" (almeno nei suoi libri migliori) hanno sempre affascinato i lettori, facendo un po' chiudere un occhio sui suoi difetti. C'è da dire che nelle opere minori, dove l'ispirazione fantastica viene meno e restano solo i difetti, Van Vogt è spesso quasi illeggibile.
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« Ultima modifica: 24 Marzo 2011, 14:12:27 di marben » |
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Re:Alfred Elton Van Vogt « Rispondi #4 data: 25 Marzo 2011, 10:02:44 » |
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Di Van Vogt mi manca praticamente di leggere tutte le sue opere più importanti: non ho letto il ciclo di Isher, non ho letto Non-A e nemmeno "Slan"... questo perchè ogni volta che mi sono accostato ad un suo scritto ho fatto una fatica tremenda a seguirne la trama o anche solo a capire di che parlasse: come se sintassi e grammatica gli fossero sconosciuti. Oggi, con il senno di poi, riconosco che forse ci sono stati problemi di tagli o di traduzione, ma la lettura di opere come "La casa senza tempo" o anche solo racconti come "Lo stagno di Matlin" mi hanno debilitato al punto che quando sento Van Vogt cerco di evitare... Riguardo il pluriristampato "Crociera nell'infinito" posso dire solo che a parte l'episodio di Coeurl, ho trovato questo libro estremamente sopravvalutato (e noioso) come pure ritengo che la diatriba Ixtl-Alien sia stata montata a dismisura perchè, a mio avviso, il mostro di Van Vogt non vale un atomo di quello di Ridley Scott. Comunque Van Vogt, al pari di Leiber, Pohl e Silverberg è uno di quegli autori che devo "recuperare" quasi integralmente, anche se, confesso, mi attira molto meno degli altri.
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Re:Alfred Elton Van Vogt « Rispondi #6 data: 08 Aprile 2011, 00:40:53 » |
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Re:Alfred Elton Van Vogt « Rispondi #7 data: 08 Aprile 2011, 00:41:42 » |
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Re:Alfred Elton Van Vogt « Rispondi #10 data: 08 Aprile 2011, 10:21:43 » |
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... io ho apprezzato moltissimo il " Campo di grano con corvi" e la " Notte stellata"... Caro slan, non serve invocare il carcere duro: dopo la battuta di Mulder sullo Shalke04/Shalke25 il carcere di UM aprirà una nuova ala ribattezzata direttamente "Maxpullo"... ormai sono un parìa dei cieli, un reietto dell'altro pianeta, un neutro che emerge dalla terra, un condannato di Messina, un Phantom! ... insomma posso anche mettere un clamoroso OT in questo post, tanto il mio destino è già segnato... Posso solo sperare nella clemenza del GT per il fatto che oggi è il suo compleanno.
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Re:Alfred Elton Van Vogt « Rispondi #12 data: 08 Aprile 2011, 10:59:57 » |
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marben
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Re:Alfred Elton Van Vogt « Rispondi #13 data: 08 Aprile 2011, 11:02:07 » |
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