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Discussione: Passeggiata tra pagine Fantasy (letto 67804 volte) |
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy « Rispondi #270 data: 26 Febbraio 2016, 18:24:04 » |
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mishita
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy « Rispondi #273 data: 19 Aprile 2016, 00:20:55 » |
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Citazione da: Edmeo Piras il 18 Aprile 2016, 21:24:53 Young-adult: risparmiatelo. Leggi Erikson o Abercrombie.
| Da parte mia, ho trovato saghe YA molto più godibili di certi osannati autori. Non ho digerito ne' Abercrombie ne' Erikson. Troppo prolisso il secondo, personaggi evanescenti e poco convincenti il primo. Entrambi infarciti di combattimenti senza capo ne' coda e leeeenti.... IMHO, poi ognuno ha i suoi gusti. Però mai dare nulla per scontato. saluti mish
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy « Rispondi #275 data: 19 Aprile 2016, 10:22:41 » |
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Citazione da: mishita il 19 Aprile 2016, 00:20:55
Citazione da: Edmeo Piras il 18 Aprile 2016, 21:24:53 Young-adult: risparmiatelo. Leggi Erikson o Abercrombie.
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Da parte mia, ho trovato saghe YA molto più godibili di certi osannati autori. Non ho digerito ne' Abercrombie ne' Erikson. Troppo prolisso il secondo, personaggi evanescenti e poco convincenti il primo. Entrambi infarciti di combattimenti senza capo ne' coda e leeeenti.... IMHO, poi ognuno ha i suoi gusti. Però mai dare nulla per scontato.
saluti mish
| Esiste Esiste materiale YA potabile anche per lettori non più tanto YA, come la saga di Bartimeus di Jonathan Stroud, o anche il celeberrimo Harry Potter. Questa saga di Morgan Rhodes non sembra affine agli esempi da me citati. Abercrombie ed Erikson anche per me sono consigliatissimi, come anche la saga di Raven Shadow di Anthony Ryan (pur con tutti i suoi difetti). Potresti provare (se non l'hai già fatto) la saga della Folgoluce di Brandon Sanderson, decisamente leentaaa e proliiiissaaa, però è davvero ben scritta.
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« Ultima modifica: 19 Aprile 2016, 10:24:15 di Fedmahn Kassad. » |
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy « Rispondi #277 data: 19 Aprile 2016, 14:46:19 » |
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Bene, approfitto del risveglio del topic per parlare di una trilogia che ho appena finito... o meglio che ho deciso, a malincuore, di NON finire. L'autore è Athony Ryan, e trilogia si chiama Raven's Shadow: Il primo volume fu autopubblicato, e il suo successo ha fatto sì che la Penguin US acquistasse i diritti per i successivi due, ripubblicando anche il primo un una nuova versione. Raven's Shadow- Blood Song, 2011 (edizione Penguin US, 2013) - (Il Canto del Sangue) - Tower Lord, 2014 - (Il Signore della Torre) - Queen of Fire, 2015 - (La Regina di Fuoco) Questa trilogia arriva in Italia grazie al buon Fanucci, in Collezione Immaginario Fantasy. Poi il primo volume ha inaugurato la nuova collana economica Fanucci, Narrativa Tascabile, a gennaio 2016. Suppongo siano previsti, a seguire, anche gli altri due in edizione economica. Sono stata molto delusa da questa trilogia. Di rado ho assistito ad un così terribile declino col succedersi delle pagine. Il primo libro mi era piaciuto molto. Forse non originalissimo, un romanzo di formazione con un unico PoV, quello del protagonista Vaelin al Sorna, che, undicenne, viene portato da suo padre dai Fratelli del Sesto Ordine, per diventare uno di loro, un guerriero. Vaelin è qui un bellissimo personaggio, estremamente reale e credibile, che ho apprezzato davvero. Nonostante i difetti derivanti dalla combinazione "esordio + autopubblicazione (quindi quasi totale assenza di editing di alto livello)" si tratta di una storia davvero avvincente che si legge con piacere. Proseguendo iniziano i guai. Innanzitutto cambia la struttura del libro: il PoV unico di Vaelin deve fare spazio ad altri PoV, rendendo la lettura più frammentata, meno accattivante. Il personaggio di Vaelin, per come è stato costruito e introdotto, ha un suo spessore, è reale. Alcuni personaggi di primo piano del secondo volume purtroppo non lo sono altrettanto...o meglio non lo sono affatto. Reva tra tutti è un personaggio davvero mal riuscito. Da orfana ignorante e maltrattata a super guerriera, stratega di guerra e lady governatrice in...quanto? Un poco di tempo con Vaelin al Sorna? Davvero non ho apprezzato questa sua trasformazione, improbabile e fasulla. L'errore fatto riguardo Reva ricorre nel libro più e più volte, non solo in relazione ai personaggi, ma anche alle vicende: c'è una diffusa mancanza di senso della realtà. L'assedio di Alltor: gli assediati non sono mai stanchi? Non dormono? Reva e i suoi capitani combattevano notte e giorno di continuo... due mesi di assedio dormendo 3 ore a settimana? Davvero improbabile. Poi le pietre che i volariani scagliavano contro le mura della città. ..ok che lì vicino c'era una cava. Ma per essere lanciate "incessantemente" chi le portava di continuo, in tali quantità dalla cava? E come hanno fatto a estrarle? Questi sono solo un paio di esempi ma ce ne sarebbero molti altri. Le situazioni sono spesso risolte con troppa facilità e c'è una forte carenza nella cura di quei dettagli che alla fine rendono una storia vera, reale. Inoltre Davoka mi ricorda davvero un po' troppo Aviendha. Con il terzo libro si cola definitivamente a picco. Non sono riuscita a finirlo, nonostante ci abbia provato con discreta determinazione. Il terzo libro (o meglio le sue prime 500 pagine, non posso dire nulla delle rimanenti 350 perché non le ho lette) è stato un susseguirsi di battaglie e viaggi insensati, un nulla totale, con conseguente annullamento anche della personalità dei protagonisti, tanto che a un certo punto vedendo i nomi, salvo i due o tre principali, non mi ricordavo neanche più chi era chi. Purtroppo non ho trovato nulla da salvare qui, Reva si conferma un personaggio pessimo sotto ogni punto di vista: insopportabile, fasullo, incoerente. La scarsa attenzione ai dettagli, tipo le miglia percorse da vari gruppi/eserciti (e ce ne sono parecchi visto che qui è tutto un vagabondare a vuoto) sono assolutamente incoerenti. Ci sono descrizioni minuziose di cose del tutto inutili e poi la cara regina va a spasso attraverso un regno ostile, dopo essere quasi naufragata, con un esercito di centoventimila unità che non si sa cosa mangia, dove passa, come fa a non essere beccato... E questo è solo un esempio di una spiccata tendenza dell'autore alla più totale superficialità, sia nella gestione dei suoi personaggi, sia delle situazioni. Un tedio totale e assoluto, con niente di interessante. Peccato davvero, perché considerando il primo volume c'è del potenziale in chi scrive...peccato che qui sia stato gettato alle ortiche.
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« Ultima modifica: 19 Aprile 2016, 14:52:32 di Grianne » |
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy « Rispondi #279 data: 28 Luglio 2016, 08:17:43 » |
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Ho completato anche il secondo, si è dimostrato all'altezza del primo, in più le vicende sono entrate nel vivo dell'azione, volendo proprio trovare dei difetto, visto il tipo di società in gioco alcune vicende appaiono un po' troppo veloci, inoltre ogni tanto si nota qualche discrepanza, tra le sincronizzazioni temporali delle varie vicende, e tra i numeri dei guerrieri coinvolti, ma sono comunque piccoli difetti il voto complessivo direi un bel 8. E adesso attacco il terzo volume.
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« Ultima modifica: 28 Luglio 2016, 08:20:40 di ciccio » |
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy « Rispondi #282 data: 02 Agosto 2016, 14:53:29 » |
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Citazione da: Grianne il 02 Agosto 2016, 14:01:26
Citazione da: ciccio il 01 Agosto 2016, 08:33:56 Ho finito di leggere il terzo libro de "La fede e L'inganno" "Ruin la lancia di Skald" credendo che fosse una trilogia e invece mi sono ritrovato alla fine con tutte le vicende ancora in sospeso, accidenti adesso mi tocca aspettare chissà quanto per vedere come va a finire, comunque irritazione a parte, la qualità dell'opera rimane buona, ci sono ancora i difetti evidenziati in precedenza, ma si possono perdonare.
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Io infatti li ho acquistati, ma mio fratello si è messo a leggerli prima di me... e siccome mi aveva avvisato che non finivano, per il momento li ho messi in attesa
| Si vale la pena aspettare perché le vicende rimangono molto in sospeso, ho anche pensato che nell'edizione l'avessero diviso in due.
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy « Rispondi #283 data: 27 Febbraio 2017, 14:01:48 » |
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Mi permetto un commento sui dieci volumi del ciclo “Il libro dei caduti di Malazan”, dopo essere venuto a capo delle quasi 10.000 pagine, di quest’opera, posso dire che ne valsa assolutamente la pena, un opera complessa e che richiede anche un certo impegno nella lettura, all’interno possiamo trovare di tutto, non solo magia e combattimenti come ci aspettiamo da un Fantasy d’alta classe, ma anche poesia, filosofia, misticismo, ecologia, critica sociale e in fondo anche un pizzico di fantascienza, a mio giudizio il voto complessivo e 8.5, anche se non mantiene un livello qualitativo costante, abbiamo oscillazioni che vanno dal 7 al 10, certo ci sono anche alcuni elementi negativi, per esempio il ciclo riesce ad essere contemporaneamente troppo lungo e troppo corto, troppo lungo perché alcune parti si trascinano un po', qualche pagina in meno avrebbe snellito la lettura, da notare però, che i richiami ai libri precedenti non sono mai fatti a sproposito ma inseriti con scioltezza nella narrazione, troppo corto, perché, restano qua e là punti che lasciano ancora interrogativi sospesi, forse marginali rispetto alla narrazione principale, ma resta qualche curiosità, inoltre con il procedere della narrazione si nota qualche piccola incongruenza, e un cambio di prospettiva rispetto ai primi libri. Per concludere un piccolo consiglio, quando l’ho leggete tenete a portata di mano un quaderno e appuntatevi nomi e caratteristiche dei personaggi man mano che compaiono, serve a seguire meglio la narrazione, visti i cambi di prospettiva che si susseguono.
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Post:506 0 ₵rUM
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Re:Passeggiata tra pagine Fantasy « Rispondi #284 data: 27 Febbraio 2017, 14:13:36 » |
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Citazione da: ciccio il 27 Febbraio 2017, 14:01:48 Mi permetto un commento sui dieci volumi del ciclo “Il libro dei caduti di Malazan”, dopo essere venuto a capo delle quasi 10.000 pagine, di quest’opera, posso dire che ne valsa assolutamente la pena, un opera complessa e che richiede anche un certo impegno nella lettura, all’interno possiamo trovare di tutto, non solo magia e combattimenti come ci aspettiamo da un Fantasy d’alta classe, ma anche poesia, filosofia, misticismo, ecologia, critica sociale e in fondo anche un pizzico di fantascienza, a mio giudizio il voto complessivo e 8.5, anche se non mantiene un livello qualitativo costante, abbiamo oscillazioni che vanno dal 7 al 10, certo ci sono anche alcuni elementi negativi, per esempio il ciclo riesce ad essere contemporaneamente troppo lungo e troppo corto, troppo lungo perché alcune parti si trascinano un po', qualche pagina in meno avrebbe snellito la lettura, da notare però, che i richiami ai libri precedenti non sono mai fatti a sproposito ma inseriti con scioltezza nella narrazione, troppo corto, perché, restano qua e là punti che lasciano ancora interrogativi sospesi, forse marginali rispetto alla narrazione principale, ma resta qualche curiosità, inoltre con il procedere della narrazione si nota qualche piccola incongruenza, e un cambio di prospettiva rispetto ai primi libri. Per concludere un piccolo consiglio, quando l’ho leggete tenete a portata di mano un quaderno e appuntatevi nomi e caratteristiche dei personaggi man mano che compaiono, serve a seguire meglio la narrazione, visti i cambi di prospettiva che si susseguono.
| Ecco, IMHO se un libro (o una saga) ti "costringe" a prendere appunti non fa per me. La lettura è prima di tutto divertimento e evasione. Se devo prendere appunti come se stessi studiando, mi passa la voglia. Ho letto i primi tre volumoni della saga e l'ho mollata li'. Non è possibile introdurre decine e decine di personaggi, maggiori e minori, che a volte compaiono per qualche pagina e poi scompaiono per quasi tutto il volume. I continui cambi di punti di vista e addirittura, tra il primo e il secondo volume, di continente (e quindi TUTTI i personaggi del primo volume scompaiono, per ritornare -alcuni- nel terzo) non aiutano di certo la lettura. Continuo a dire che Martin, seppure con tutti i suoi difetti, ha prodotto un capolavoro: ricordo TUTTI i suoi personaggi, minori e maggiori, distintamente. Cosa che non accade ne' con Erikson ne' con Sanderson. Tanti personaggi non vuol dire ricchezza di narrazione, se poi i personaggi stessi sono tratteggiati a malapensa, si muovono senza un filo logico o compiono azioni che nulla hanno a che vedere con la "storia" del personaggio, sembra quasi che siano stati messi nella storia per fare volume. Martin, sempre IMHO, ha prodotto personaggi "veri", resi benissimo nella serie televisiva. Erikson no. Sanderson, a volte. saluti mish
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