Pur essendo, come dite, un tema ricorrente, io non ho MAI letto un romanzo dove si parla di qualcosa del genere... ho pensato all'asteroide senziente de "Il vagabondo dello spazio"... ma è un'altra cosa !

Nel romanzo di Gregory Bendord e David Brin "Nel cuore della cometa" il nucleo della cometa di Halley viene usato come nave spaziale, nel romanzo di Gregory Benford "Attraverso un mare di soli" è l'asteroide Icaro a svolgere la stessa funzione.
In "Icehenge", di Kim S. Robinson, un asteroide viene usato come collegamento circolare tra i satelliti esterni di Giove e Saturno.
Se mi ricordo qualcos'altro ve lo farò sapere...
Un saluto da ansible

Il romanzo "Rito di passaggio", di Alexey Panshin, è ambientato in un asteroide usato come nave stellare generazionale.
Un saluto da ansible

Ciao a tutti gli appassionati di fantascienza e di Urania in particolare.
Sono stato un "divoratore" di romanzi Urania nell'adolescenza e fino agli anni dell'Università, poi il lavoro, la famiglia etc. mi hanno distolto da questa mia passione (che però cova sotto la cenere).
Una serie di racconti "fantasy" più che SF che avevo letto in una raccolta Urania nella prima metà degli anni '70 mi colpì particolarmente, e ciò soprattutto per la inventiva fantastica, che faceva apparire i racconti come delle favole per adulti.
Per anni mi sono arrovellato a cercare di ricordare chi fosse l'autore e il titolo di alcuni dei racconti.
Dopo molti tentativi infruttuosi tramite Google e pure in un blog di appassionati di fantascienza, oggi ho preso la decisione fatale: ho aperto la voce Urania (romanzi) su Wikipedia ed ho scorso tutti i titoli, in particolare le raccolte di novelle. E FINALMENTE ho trovato "La mano" di Howard Fast.
Incredibilmente, data la mia memoria visiva, fortunatamente non ancora appannata dall' .....Alzhaimer, ho persino riconosciuto a primo acchito la copertina con la mano che spegne il sole.
Ho memoria poi di altri racconti e di alcuni dettagli degli stessi.
Posso provare (dopo appena SOLO circa 40 anni) a esporli in un prossimo "post" per vedere se ci azzecco?
Magari tu hai sotto mano il volume di Urania e potresti controllare o, forse, ricordi anche meglio di me, i racconti della Raccolta.
Fammi sapere.
Un cordiale saluto-Valerio  

Citazione da: Andy Dufresne il 13 Ottobre 2011, 19:06:27

Mi sa che in una puntata del Doctor Who (o in un altro film-telefilm? ) succedeva una cosa del genere. E io che sono un lettore giovane, ho letto sì e no 1/400 di ciò che ha letto Den e dovrei avere tanti terabyte disponibili non ho memoria, figurati!

Doctor who serie 2 puntata 0 ?

Occhiali interattivi da... Fantascienza!
Google sta per mettere in commercio degli occhiali speciali a realtà aumentata.



Partendo da questa notizia letta su vari siti web (in questo caso dal sito "Focus.it") vi chiedo:
In quale romanzo uno dei protagonisti aveva degli occhiali interattivi simili a quelli della notizia e dai quali non poteva separarsi?

Citazione da: ansible il 05 Aprile 2012, 16:47:13

Forse Luce Virtuale, di William Gibson?

Se non ricordo male, in "Luce virtuale" la peculiarità consisteva in occhiali che proiettavano immagini direttamente sulla retina.
Non mi ricordo se nel romanzo si accennava alla possibilità di interagire via web; comunque non era il romanzo che avevo in mente io.
Anche in "Risen!", nel ciclo "del Vuoto" di Hamilton e in altri romanzi della recente FS si descrivono impianti che proiettano dati direttamente nel nervo ottico.
Il romanzo a cui faccio riferimento parla proprio di occhiali...

Citazione da: Lucky il 05 Aprile 2012, 17:14:07

Forse "Gli occhiali di Pigmalione" di Weinbaum, ultimo racconto di "Pagine dal futuro", del Nostro Carciofo? Lucky

No, il mio riferimento è un paio di occhiali che entrano in rete, la vera rete virtuale.