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Discussione: Wired (letto 1384 volte) |
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Wired « data: 28 Agosto 2017, 08:48:39 » |
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Re:Wired « Rispondi #2 data: 28 Agosto 2017, 11:14:52 » |
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Vivi ogni giorno come se non ci fosse domani, impara come se dovessi non morire mai! |
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Re:Wired « Rispondi #3 data: 28 Agosto 2017, 11:51:33 » |
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Appena letto: Letto in parte: |
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Re:Wired « Rispondi #4 data: 28 Agosto 2017, 12:24:45 » |
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La fantascienza ha ancora tanto da raccontare e la serie Black Mirror ne è l'esempio più calzante ma purtroppo anche l'unico per quanto mi riguarda.
A livello cinematografico sono poche le vere novità. Al netto di tutti i remake, sequel, prequel, ecc... una buona percentuale di quello che viene prodotto sono pellicole Young/Adult che hanno il pregio di far avvicinare alla sci-fi un pubblico più giovane ma anche il difetto di appiattire e banalizzare tutto il genere.
Capisco che al cinema ci va il teenager, ma c'è davvero tutto questo bisogno di avvicinare al genere i giovani dal momento che da quasi 5 anni la fantascienza e l'essere nerd in generale è già di moda? Che bisogno c'è di reiterare questo approcio? Già ci sono dentro, offriamogli un prodotto degno!
Il prodotto degno, se vogliamo tirare acqua al nostro mulino, può e deve essere Urania! Ponendo la qualità degli autori e dei testi al primo posto c'è bisogno che ogni nuovo numero venga pubblicizzato bene e con tutti i crismi. Ogni nuovo numero non deve essere solo appunto un "numero" per non rompere la continuità della collezione. Urania non deve puntare al collezionista ossessivo compulsivo ma prioritariamente al lettore occasionale che si è stufato di trovare alla Feltrinelli sotto casa i soliti Asimov e Tolkien...
Ai ragazzi piacciono i videogiochi e non i libri, anche questo in buona parte è vero. Ma io conosco tanti ragazzi che oltre ad aver giocato ad "Assassin's Creed" ed oltre ad aver visto il film ne hanno comprato pure i libri!
Ecco, a me non piacciono i videogiochi quindi non avrei mai seguito quest'iter. Ho seguito invece il percorso che ha fatto la casa editrice Zona 42 che per mesi ha pubblicizzato il suo "Real Mars" rendendolo di fatto il libro più venduto della casa editrice in questione. Sono stato così tanto bombardato da recensioni e pubblicità di questo libro che ho dovuto per forza comprarlo! Ha basato la sua fortuna sulle recensioni. Le recensioni, se ci pensate, sono pubblicità gratuita.
Bisognerebbe fare lo stesso per Urania altrimenti la gente con comprerebbe mai nulla di autori poco conosciuti e si fermerebbe in spiagge sicure di autori conosciuti che però nulla aggiungerebbero al genere essendo già passati a migliori vita!
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“A common mistake that people make when trying to design something completely foolproof is to underestimate the ingenuity of complete fools.” |
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Re:Wired « Rispondi #5 data: 28 Agosto 2017, 13:42:15 » |
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Citazione da: Tastierist90 il 28 Agosto 2017, 12:24:45 La fantascienza ha ancora tanto da raccontare e la serie Black Mirror ne è l'esempio più calzante ma purtroppo anche l'unico per quanto mi riguarda.
A livello cinematografico sono poche le vere novità. Al netto di tutti i remake, sequel, prequel, ecc... una buona percentuale di quello che viene prodotto sono pellicole Young/Adult che hanno il pregio di far avvicinare alla sci-fi un pubblico più giovane ma anche il difetto di appiattire e banalizzare tutto il genere.
Capisco che al cinema ci va il teenager, ma c'è davvero tutto questo bisogno di avvicinare al genere i giovani dal momento che da quasi 5 anni la fantascienza e l'essere nerd in generale è già di moda? Che bisogno c'è di reiterare questo approcio? Già ci sono dentro, offriamogli un prodotto degno!
Il prodotto degno, se vogliamo tirare acqua al nostro mulino, può e deve essere Urania! Ponendo la qualità degli autori e dei testi al primo posto c'è bisogno che ogni nuovo numero venga pubblicizzato bene e con tutti i crismi. Ogni nuovo numero non deve essere solo appunto un "numero" per non rompere la continuità della collezione. Urania non deve puntare al collezionista ossessivo compulsivo ma prioritariamente al lettore occasionale che si è stufato di trovare alla Feltrinelli sotto casa i soliti Asimov e Tolkien...
Ai ragazzi piacciono i videogiochi e non i libri, anche questo in buona parte è vero. Ma io conosco tanti ragazzi che oltre ad aver giocato ad "Assassin's Creed" ed oltre ad aver visto il film ne hanno comprato pure i libri!
Ecco, a me non piacciono i videogiochi quindi non avrei mai seguito quest'iter. Ho seguito invece il percorso che ha fatto la casa editrice Zona 42 che per mesi ha pubblicizzato il suo "Real Mars" rendendolo di fatto il libro più venduto della casa editrice in questione. Sono stato così tanto bombardato da recensioni e pubblicità di questo libro che ho dovuto per forza comprarlo! Ha basato la sua fortuna sulle recensioni. Le recensioni, se ci pensate, sono pubblicità gratuita.
Bisognerebbe fare lo stesso per Urania altrimenti la gente con comprerebbe mai nulla di autori poco conosciuti e si fermerebbe in spiagge sicure di autori conosciuti che però nulla aggiungerebbero al genere essendo già passati a migliori vita!
| Ammetto di essere un collezionista ossessivo e pure compulsivo, comunque mi sento di condividere in gran parte la tua analisi.
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