Vorrei approfittare di rispondere a Remotino per dire quanto segue. Vedo che si sta profilando, anche se in modo latentemente underground e mi scuso se questa parola è scritta male, ho imparato qualcosa di inglese ascoltando le canzoni degli anni cinquanta e sessanta, una diatriba pizza-pasta (intesa la pasta come piatto). Dico a priori che sono per la pasta. Davanti a un Piatto di Pasta fatto con tutti i crismi del saper cucinare, io mi commuovo, mi mancano le parole e a volte mi spunta una lacrima. Ne adoro anche il lato estetico e a volte lascio addirittura raffreddare il tutto per non demolire il capolavoro e sottrarlo all’estasi degli occhi.
     Per quel che riguarda l’altro argomento sollevato, relativo a giudizi, opinioni, commenti più o meno letterari sui libri, pur apprezzando e ammirando l’opera sicuramente meritoria e culturale di Maxpullo, non mi sento, in linea di principio, di dare giudizi su libri o letture varie. Per due ordini di motivi principali. Qualche anno fa su UM, due o tre, non ricordo, ho dato un breve giudizio su un Urania nuovo. Sono stato, velatamente o tra le righe, rimproverato di anticiparne la trama. Avrei potuto facilmente dire che la cosa non rispondeva a verità e che semmai questo succedeva e succede leggendo la quarta pagina di copertina di molti Urania, ma ho lasciato correre e non ho più dato giudizi su alcunché. Secondo motivo. Credo che  i giudizi, le opinioni, i pareri su un libro lascino il tempo che trovano, nel senso che non riuscirei, né io né altri, a convincere qualcuno facendogli cambiare idea, semmai varrebbero come certificazione e presa d’atto dell’opinione di chi scrive con remota possibilità di influenzare quelle di altri. Se leggo una poesia o un libro, è possibile che a me sembri un capolavoro da tenere sempre a portata di mano, mentre ad altri da buttar via subito, con tutte le varianti possibili tra queste due ipotesi estreme e questo dipende da una miriade di cose che non sto qui ad elencare. Anche su quanto or ora ho scritto si può non essere d’accordo, ci mancherebbe, spesso sono io il primo a non condividere quanto dico…
    Cordialità personali nonché largamente opinabili.