Citazione da: maxnaldo il 11 Giugno 2012, 21:06:31

bene, tutto questo è acqua passata, ora i miei amati volumetti vengono messi intonsi e perfetti negli scaffali della mia collezione, che presto diventerà più bella della tua, perchè tu sei ancora costretto ad aprirli e a sfogliarne le pagine per leggerli, so che li apri solo di 20 gradi al massimo per non rovinare troppo la piega del libro, ma è uguale un po' di usura c'è lo stesso.

Avere un libro e non sfogliarlo, toccarlo e  leggerlo è come avere una donna e lasciarla lì solo perchè te la guardi? Prima o poi si incazza e se ne va. I tuoi libri prima o poi troveranno un altro padrone

w.

arrivo a lavoro felice e contento !
all'undicesima edicola trovato il sospirato oggetto del desiderio
Ma almeno per oggi la caccia continua, magari ne trovo uno per Vinmar

Citazione da: Den Heb il 12 Giugno 2012, 09:51:19

Un'altra eterna questione, oscura quanto dolente, che tu hai sollevato e che da sempre accompagna l'umanità: chi controllerà i controllori?

l'ho sempre sospettato, che loro non pagassero il biglietto, furbacchioni!

quanto alla vexata quaestio carta vs. elettronica, il nipotino 12enne gioca a Pokémon sul... quello lì, quello con i pulsanti... però divora libri cartacei uno dietro l'altro, adesso p.es. la saga completa di Harry Potter.

saluti sulle cordi-ali del vento.

Citazione da: Den Heb il 12 Giugno 2012, 09:51:19

Citazione da: Ambrosia il 11 Giugno 2012, 19:40:46 Ciao Max, sono religiosamente contrario agli eBook. essendo un discreto cospirazionista, temo il giorno in cui tutte le informazioni saranno digitalizzate e quindi manipolabili e/o modificabili da chi detiene le chiavi della rete. (...)    Fantascienza, realtà futuribile, fantarealtà, anticipazione di un futuro probabile... Tutti concetti sinonimi e tutti lontani dalla realtà quotidiana? Chi può dirlo? La manipolazione della rete con la creazione di falsi simulacri, è l'anticamera di possibili realtà precostituite e falsi profeti imposti? Non conosco la risposta, ma una cosa è certa; nessuno può fermare il tempo, il nuovo che avanza con i peccati congeniti e con quelli acquisiti in fieri. Un'altra eterna questione, oscura quanto dolente, che tu hai sollevato e che da sempre accompagna l'umanità: chi controllerà i controllori? Altra domanda questa, senza risposta.    Anch'io sono per la carta, certo, l'ho detto più volte, ma come faccio ad attrarre dalla mia parte i miei figli, ovverosia le nuove generazioni cresciute a pane e internet? Questa risposta è semplice: non lo farò perché non potrei farlo, perché non voglio farlo e perché il mio tempo è diverso dal loro. Oltretutto non sarei un cultore della fantascienza se mi opponessi al lento ma quotidiano mutamento dello realtà o dell'umano divenire che dir si voglia.    Cordialità.

Ciao Max,
vero, ma molta fantascienza non tratta solo dell'evoluzione dell'umanità e della sua tecnologia ma anche dell'involuzione di entrambe. Qui si tratta di evitare la "smaterializzazione" dei controllori già in atto. "Questi sacrifici ce li chiedono i mercati"... E chi sono "i mercati"? E poi ci sono le "istituzioni", la "società civile", i "tecnici" etc... tutte figure ombrose destinate a diventare sacre in un futuro in cui nessuno potrà essere più sicuro di ciò che è stato scritto, di ciò che è avvenuto, di ciò che è stato detto realmente. E' la profezia di Philip Dick che si sta avverando. Qaundo l'esperienza virtuale sostituirà quella reale, nessuno sarà più in grado di distinguere il vero dal falso.

Citazione da: capitanklutz il 12 Giugno 2012, 11:08:39

Io sono un eroe : ho due figlie e moglie, lavoro (...)

preso stamani alla stazione Anagnina(Metro A,Roma) che ne aveva addirittura 2 copie!!
la confezione si presenta bene.look accattivante ,copertina "halo st<x>yle" e poster gradito.
il volumetto è leggermente più basso di un Urania,il formato quindi è collaudatissimo.
unica pecca che mi ha fatto storcere un po' il naso:
ma con tutte le tipografie che ci sono in italia e che hanno bisogno di lavorare in un momento di crisi come questo,
ma proprio in bulgaria bisognava stamparlo?!?
in base alla qualità del contenuto valuterò ulteriori acquisti,ma questa cosa della stampa mi lascia un pò di amaro in bocca...

Quoto in toto capitaklutz e Den Heb, anch'io ho 2 figlie ed è difficile tirarle su cercando di trasmettere ciò in cui credo senza essere autoritario o peggio dogmatico, per questo la "logica" di Ambrosia non riesco proprio a mandarla giù come non mi va giù dover leggere le parole di uno dei peggiori narcotrafficanti di sempre che egli cita a supporto delle sue affermazioni.
Un saluto da ansible

Citazione da: ansible il 12 Giugno 2012, 15:52:38

Quoto in toto capitaklutz e Den Heb, anch'io ho 2 figlie ed è difficile tirarle su cercando di trasmettere ciò in cui credo senza essere autoritario o peggio dogmatico, per questo la "logica" di Ambrosia non riesco proprio a mandarla giù come non mi va giù dover leggere le parole di uno dei peggiori narcotrafficanti di sempre che egli cita a supporto delle sue affermazioni. Un saluto da ansible

A dire il vero, Pablo Escobar, parafrasò Giacomo I d'Inghilterra. Quando nel 1621 il suo ministro Sir Francis Bacon fu accusato si corruzione e malversazione da una congiura di nobili invidiosi, il Re lo perdonò di ogni accusa prima ancora che si andasse al processo, dandogli però il consiglio di ritirarsi a vita privata perché disse: "la politica non è per i gentiluomini ma per i bastardi".
Anche io ho una figlia a cui cerco di trasmettere le cose in cui credo e i migliori valori di cui sono capace, ma la vita dei nostri figli è loro, non nostra. Saranno loro a decidere cosa è bene e cosa è male e quali sono le differenze tra i due concetti nel mondo che vivranno.
In Ambrosia mi sono limitato a mettere in romanzo la distopia esistente, proiettandola in un futuro non troppo lontano (è ambientato nel 2036).
I "valori" dei suoi protagonisti non sono i nostri di individui, ma quelli della società in cui viviamo oggi, dove il confine tra bene e male si è fatto sottilissimo ed è diventato solo un fatto di prospettiva.
E del resto, forse è sempre stato così.
Una delle esperienze più formative della mia vita è avvenuta la prima volta che sono andato in Ungheria.
Ho scoperto allora che una delel principali arterie stradali di Budapest si chiama "Corso Attila" (Attila Utzà).
Ma come? Attila? Il flagello di Dio? Il crudele e rozzo mozzateste? L'Unno che dove passa il suo cavallo non cresce più l'erba? Il simbolo assoluto del male dalle nostre parti, insieme a Satana, Hitler e Stalin?
Certo, proprio lui.
Per i magiari è il mitico fondatore della patria, il padre di tutta la loro stirpe, il vincitore dei tremendi nemici che circondavano e minacciavano la loro prole indifesa, una figura idolatrata anche nella pubblicistica come un sovrano buono, equanime e colto. E quello ungherese non è certo un popolo di selvaggi e primitivi analfabeti.
Le prospettive si capovolgono.
Un altro esempio? In Germania mica chiamano il periodo delle "invasioni barbariche" in questo modo? Lo chiamano il periodo delle "grandi migrazioni"! Mica sono loro i barbari, eh?
Allora cominciai a capire che non esiste il "bene" e il "male" ma forse solo il "nostro bene" e il "nostro male"...